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Giornata della Memoria: in Provincia la consegna delle medaglie d'onore

Reading e consegna delle Medaglie d'Onore ai cittadini italiani militari e civili deportati e internati nei lager nazisti ieri al Sant'Artemio per le celebrazioni della “Giornata della Memoria”.

Giornata della Memoria: in Provincia la consegna delle medaglie d'onore

Il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, il prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu, e il vicesindaco del Comune di Treviso, Roberto Grigoletto, hanno consegnato le medaglie ai familiari dei deportati. Subito dopo è seguito il reading dal titolo “Se questo è” con l’attore Livio Vianello e il musicista Oreste Sabadin. La platea era composta da autorità e da oltre 200 studenti di Itis “Fermi” di Treviso, Liceo Scientifico “Da Vinci” di Treviso e istituto “Riccati – Luzzati” di Treviso.

 

I decorati:

- Pietro Visentin (ha ritirato il nipote assieme al sindaco di Altivole, Sergio Baldin).

-  Armando Cesca (ha ritirato il figlio Roberto Cesca assieme all'assessore alla Cultura del Comune di Conegliano, Stefano Dugone).

-  Carlo Marchioni (ha ritirato il figlio Silvano Marchiori, sindaco di Loria).

-  Girolamo Dall'Abate (ha ritirato il figlio Cosmaldo D'Abate assieme all'assessore del Comune di Oderzo, Giuseppe Casagrande).

-  Pietro Sanson (ha ritirato il nipote Fabio Dassie assieme al sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan).

-  Ferdinando Campagnaro (ha ritirato il figlio Ermanno Campagnaro assieme al sindaco di Resana, Loris Mazzorato).

-  Domenico Gallo (ha ritirato il figlio Marco Gallo assieme al sindaco di Sarmede, Larry Pizzol).

 

“Abbiamo voluto realizzare questa cerimonia di premiazione perchè è giusto non dimenticare le tragedie della storia, perchè ancora oggi intorno a noi le stragi si compiono in nome di una religione o di una presunta differenza di etnia – ha detto Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso – abbiamo voluto invitare i ragazzi delle scuole perchè non si perda la memoria di quanto avvenuto”

 

“Se questo è” è un progetto per il Giorno della Memoria 2015 che prende spunto dal libro che in maniera più diretta e universale ha testimoniato la tragedia dell’Olocausto: “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Il romanzo di Levi, conosciuto e letto da migliaia di ragazzi nell’ex scuola media di ormai parecchi anni fa, rimane testo centrale per la riflessione sulla Shoah e testimonianza di alto valore letterario. L’intento è quello di costruire una specie di documentario teatrale a partire dalle suggestioni che il testo ci offre. Dal titolo dell’intervento abbiamo omesso il finale “un uomo” per poter declinarne la prima parte in diversi modi cercando di toccare gli aspetti della vicenda ebraica nella seconda guerra mondiale.

“Ogni straniero è nemico” (...) quando tale “dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager”. Così scrive Levi nella prefazione del suo libro più famoso. “Se questo è” vuole essere un incontro che commemora la Giornata della Memoria in modo non consolatorio, un momento di riflessione su quanto accaduto e un monito a tenere alta l’attenzione e cogliere i segnali che all’interno delle nostre società contemporanee fanno anche solo intuire il pericolo di derive pericolose.

La Repubblica Italiana riconosce la Giornata della Memoria al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

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