Il giornale del 16 agosto. Edizione digitale
Sagre non ristoranti.
Torna nuovamente alla ribalta il problema delle sagre e feste paesane che fanno concorrenza a ristoranti e pizzerie. È accaduto nei giorni scorsi per iniziativa del presidente dell’Ascom di Oderzo-Motta.
Nell’autunno 2014 a Motta intorno a questo problema si è costituto persino un apposito Comitato di esercenti locali. In precedenza la questione era stata affrontata nel Vittoriese, giungendo alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa per “regolamentare” ed impedire eccessi e violazioni. Al centro del dibattito le Pro Loco, le parrocchie, gli oratori, altre organizzazioni di volontariato che prolungano troppo i festeggiamenti, organizzano banchetti anche oltre il loro ambito, sollevando le proteste dei ristoratori, che in questi anni vedono calare i propri clienti, complice anche la crisi.
Regole chiare servono: per i ristoratori, ma anche per sagre e feste paesane. Questo dibattito, infatti, può essere utile a recuperare significato ed obiettivi delle manifestazioni organizzate nelle nostre comunità. Perché va evitata la tentazione di finalizzare le proprie attività al “fare cassa”, mentre è più importante - e prezioso - caratterizzarle con ogni iniziativa che favorisca lo stare insieme e il fare comunità. Ed esempi belli, in giro, ce ne sono.
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