Il giornale del 22 ottobre
Cibi in dono, si può e conviene.
Da poco più di uno anno in Italia è possibile utilizzare le eccedenze alimentari evitando che finiscano nelle immondizie. Ciò accade grazie alla legge 166/2016, che semplifica le parti burocratiche e agevola fiscalmente la donazione, permettendo di scaricare l’Iva con agevolazioni su imposte dirette ed indirette, ma anche di risparmiare sulla tassa asporto rifiuti, evitando che le eccedenze lo diventino. «Si è tracciato – spiega l’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge – un quadro omogeneo di regole dal punto di vista fiscale e della responsabilità civile (specificando quando si ferma la responsabilità di chi dona e quando inizia quella di chi riceve: prima, nel dubbio, l’imprenditore non donava) e si coordina il rispetto delle norme igienico- sanitario minime e indispensabili, perché da un lato ho visto applicare mostruosità da alcune Asl, che chiedevano cose non scritte da nessuna parte, ma dall’altro se recupero cibi congelati o freschi e vado con la mia auto senza contenitori idonei non rispetto la dignità delle persone».
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