Il giornale del 26 luglio. Edizione digitale

I premi assegnati da Legambiente ai Comuni trevigiani per l’elevato livello di differenziazione dei rifiuti raggiunto rischiano di non fare più notizia. Perché sono anni che gli enti locali della Marca salgono sui gradini più alti del podio dello speciale concorso “Comuni ricicloni” indetto dall’associazione ambientalista. Quest’anno il Consorzio servizi di igiene territorio (Cit) Tv1, al quale fanno capo 44 Comuni posti sulla riva sinistra del Piave, è risultato il primo in Italia per percentuale di differenziazione (83%). Inoltre con i suoi 46,5 chili pro capite annui, è uno dei consorzi con la minor quantità di secco prodotta (il record va al Comune di Moriago con 25,6 chili!). In pratica i 44 Comuni sono già “rifiuti free” producendo meno dei 75 chili annui pro capite fissati da Legambiente per poter parlare di territorio “libero da rifiuti”. «Questo concorso ci è molto utile perché ci mette in competizione con le altre realtà, stimolandoci a fare continuamente qualcosa di nuovo» commenta Giacomo De Luca, da poco presidente della Savno, la società che del Cit è braccio operativo. Di cose nuove negli ultimi anni Cit e Savno ne hanno fatte davvero tante: basti pensare a com’era organizzata la raccolta rifiuti solo qualche anno fa (campane stradali, isole “ecologiche”...) o a come sono cambiati gli ecocentri (o Card che dir si voglia). «Ci sono ancora margini per migliorare la differenziazione – afferma De Luca – ma non più del 5-6%.

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