Il giornale del 3 agosto. Edizione digitale
Mamme sempre più tardi.
In Italia le donne partoriscono il primo figlio a 32 anni e mezzo, mentre dieci anni fa accadeva a 31,8 anni (e a 29,1 anni nel 1991). Su questo dato statistico dell’innalzamento dell’età del primo parto abbiamo interpellato Gianpiero Dalla Zuanna, docente di demografia all’Università di Padova e dal 2013 anche senatore, ora nelle fila del Partito democratico. Professor Dalla Zuanna, come si spiega questo fenomeno della maternità ritardata? «In tutto l’Occidente è in atto da 20-30 anni un innalzamento dell’età del primo parto. Ma ciò avviene dopo un secolo nel corso del quale l’età si era abbassata. Noi abbiamo l’idea – sbagliata – che nel mondo contadino i bambini nascessero da mamme giovani. Invece in molte zone d’Italia un secolo fa, anche nella vostra zona, non ci si sposava ad un’età molto precoce, perché c’era bisogno prima di avere le risorse per farlo. Le donne si sposavano intorno ai 25-26 anni e quindi i figli arrivavano dopo, ma 5-6 non di più. Insomma il fatto di sposarsi tardi non è una novità di questi anni, mentre nel Novecento la generazione delle donne che si sono sposate più presto è quella nata negli anni Cinquanta e poi sposatesi negli anni del boom economico.
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