Attualità
stampa

Rubinato: "Un progetto di legge per il finanziamento alle scuole dell'infanzia"

Intervista all'onorevole PD Simonetta Rubinato.

Rubinato: "Un progetto di legge per il finanziamento alle scuole dell'infanzia"

Un progetto di legge per un nuovo sistema di finanziamento alsistema integrato delle scuole dell’infanzia paritarie che mira a risolvere gli annosi ritardi nell’erogazione dei contributi statali che mettono in ginocchio le nostre scuole, già costrette a fare i conti con i tagli degli stessi. Ci sta lavorando l’on. Simonetta Rubinato.

Onorevole, da che cosa nasce questo progetto di legge?

Durante il mandato di sindaco ho avuto modo di rapportarmi di frequente con le due scuole dell’infanzia parrocchiali del mio Comune, che svolgono un servizio pubblico fondamentale per il 55% delle famiglie roncadesi con bambini dai 3 ai 6 anni. Per questo ho ritenuto giusto che l’Amministrazione si facesse carico di assicurare loro le risorse necessarie alla gestione in misura paritaria ai costi sopportati dal Comune per un bambino della scuola statale. Anche da quando far pareggiare il bilancio comunaleè diventato sempre più difficile per effetto dei tagli nei trasferimenti statali e del patto di stabilità, abbiamo assicurato 600 euro per bambino residente, importo ben superiore a quanto versato sia dallo Stato che dalla Regione, nonostante si tratti di una loro competenza. Inoltre, abbiamo finanziato alcuni loro progetti educativi e dato sostegno sul fronte di Imu e Tares. Nonostante tutto questo siamo arrivati al punto che il sostegno dei Comuni non è più sufficiente a garantire la sopravvivenza di queste scuole: dal 2010 ad oggi il contributo statale, oltre ad essere stato progressivamente ridotto, viene erogato con gravissimi ritardi. Basti pensare che i gestori stanno ancora aspettando i 223 milioni stanziati dal Parlamento a dicembre del 2012 nella legge di stabilità 2013. Mentre le scuole devono comunque pagare gli insegnanti, gli operatori, le bollette, le imposte…

Quali sono gli obiettivi che si pone con questa legge?

Si tratta di andare oltre l’obiettivo di assicurare la sopravvivenza delle nostre scuole paritarie dell’infanzia, visto che esse assolvono un ruolo fondamentale per tante famiglie che non troverebbero accoglienza per i loro figli nelle scuole statali, per arrivare ad assicurare un corretto finanziamento da parte dello Stato che realizzi finalmente una vera equità nei confronti delle famiglie che accedono a questo servizio. Famiglie che, nonostante versino le stesse imposte, devono in più caricarsi di una retta mensile per la frequenza della scuola dell’infanzia da parte dei loro bambini. Inoltre, bisogna mettere in condizione i gestori di adempiere a tutti gli obblighi di legge, dalla sicurezza degli edifici al pagamento dell’insegnanti, all’accoglienza dei bambini disabili, potendo programmare le attività e senza trovarsi esposti con le banche.

Quali i punti qualificanti del progetto?

La mia proposta prevede un diverso finanziamento del sistema integrato della scuola pubblica dell’infanzia. Il modello da cui ho preso spunto è quello oggi utilizzato per l’erogazione delle prestazioni nell’ambito del sistema nazionale sanitario. Ogni scuola paritaria, avente i requisiti previsti dalla legge, potrà accreditarsi sulla base di apposita convenzione stipulata con l’Ufficio scolastico regionale. Il Governo dovrà definire il costo standard pro capite che servirà da riferimento per determinare il finanziamento complessivo a ciascuna scuola. Sostanzialmente lo Stato e la Regione dovranno assicurare il finanziamento nei limiti del costo standard fissato per la scuola statale. In considerazione, tuttavia, degli attuali vincoli di finanza pubblica, la mia proposta prevede un periodo transitorio durante il quale andare ad applicare con gradualità e progressività la copertura finanziaria. In una prima fase si prevede la copertura da parte dello Stato della metàdella retta pagata oggi dai genitori.

Lei è ottimista rispetto al raggiungimento di una parità effettiva di tutte le scuole pubbliche, statali e paritarie, come recita la legge del 2000?

L’esperienza maturata fino ad oggi, considerati i problemi della finanza pubblica e le strumentalizzazioni ideologiche che ancora sussistono, mi farebbe dire di no. Poiché sono in gioco principi fondamentali, riconosciuti anche dall’Unione europea, come la libertà di scelta educativa e la parità del sistema scolastico pubblico, si tratta di una battaglia di civiltà che non può non essere vinta.

Rubinato: "Un progetto di legge per il finanziamento alle scuole dell'infanzia"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento