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AGRICOLTURA: contro la flavescenza dorata serve un'azione comune

Convegno tecnico promosso dalla Cia

AGRICOLTURA: contro la flavescenza dorata serve un'azione comune

Una lotta collettiva, con una visione territoriale, di contrasto alla piaga della Flavescenza Dorata al centro del convegno tecnico promosso da CIA Agricoltori Italiani Treviso a Valdobbiadene, in collaborazione con il Comune di Valdobbiadene e il Comune di Farra di Soligo, che ha visto la partecipazione di oltre 80 imprenditori agricoli e tecnici del settore.
Al convegno, organizzato con la collaborazione di Banca Prealpi Sanbiagio e Vinidea, in collegamento streaming le testimonianze francesi con Francois-Michel Bernard tecnico dell’Istituto Francese della vite e del vino, di Attilio Pecchenino, Pecchenino Società Agricola s.s. di Cuneo e in presenza gli interventi del Generale Pierangelo Baratta - Comandante regionale dei Carabinieri Forestali del Veneto, Carlo Duso - docente di entomologia Università di Padova e Enrico Battiston – tecnico dell’Unità operativa fitosanitario Regione Veneto.

È fondamentale affrontare questa piaga come territorio, con partecipi tutti gli organismi e gli attori che possono contribuire alla lotta. Gli agricoltori hanno bisogno di informazioni e strumenti per poter intervenire in modo efficacie per contrastare questa patologia e il suo insetto vettore che stanno minacciando il nostro patrimonio vitivinicolo.” – dichiara Salvatore Feletti, Presidente CIA Agricoltori Italiano Treviso – “Come CIA Treviso abbiamo voluto organizzare questo momento di confronto e informazione tecnici che potesse portare anche testimonianze di altri territori, in questo caso la Francia, per favorire un aumento della percezione di urgenza d’intervento che richiede questa grave problematica.  

Un convegno che ha visto partecipe il territorio con le amministrazioni comunali di Valdobbiadene, con il vicesindaco Pierantonio Geronazzo, e di Farra di Soligo con il sindaco Mattia Perencin e l’assessore all’agricoltura Silvia Spadetto. Territorio rappresentato in platea anche dal direttore Diego Tomasi del Consorzio di Tutela Conegliano e Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, che ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra la sostenibilità ambientale e la capacità di contrasto alla patologia, il direttore Giuliano Vantaggi dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Ha aperto il tavolo di confronto il Generale Pierangelo Baratta - Comandante regionale dei Carabinieri Forestali del Veneto che ha evidenziato il ruolo di polizia di prossimità, vicina agli agricoltori e alle amministrazioni, ricoperta dal corpo dei Carabinieri Forestali (ex Corpo Forestale dello Stato che avrebbe compiuto quest’anno 200 anni di attività): “L’uomo sul territorio quando vuole può costruire dei paesaggi importanti. Oggi è fondamentale lavorare insieme perché il paesaggio è un concetto sistemico che attraversa tutti gli interessi di tutte le categorie. Oggi, con la modifica degli articoli 9 e 41, la tutela degli ambienti e della biodiversità sono entrati come principi fondamentali della nostra carta costituzionale.

Il monitoraggio è la fase fondamentale per determinare le strategie di contrasto alla patologia e al suo insetto vettore. Dal 2020 la Regione Veneto ha intensificato la rete di monitoraggio sulla malattia con oltre 180 osservatori distribuiti in maniera più o meno rappresentativa della provincia, una rete libera e aperta a cui chiunque può aderire. “Il Decreto di lotta obbligatoria all’insetto vettore, emanato dalla Regione Veneto, inserirà per il 2022 un trattamento aggiuntivo andando a limitare però la finestra d’intervento” - spiega Enrico Battiston, tecnico dell’Unità operativa fitosanitario Regione Veneto – “La zone incolte possono rivelarsi aree di diffusione della malattia. Fondamentale è il timing degli interventi insetticidi alla luce dei risultati di monitoraggio. Dal 2022 la Regione vuole intensificare i controlli nell’ottica di affrontare la problematica con l’obiettivo di responsabilizzare i proprietari e i conduttori a rimuovere o capitozzare le piante con sintomi riconducibili alla Flavescenza Dorata.

"La gestione della Flavescenza Dorata passa tramite il controllo dei vettori. Le stagioni più miti facilitano la diffusione dell’insetto e i cambiamenti climatici in atto stanno incidendo notevolmente.” – spiega Carlo Duso, docente di entomologia Università di Padova – “Dobbiamo preoccuparci soprattutto della vicinanza di vigneti non trattati in modo corretto o sufficiente.”

Fare squadra serve per portare conoscere i problemi e trovare le relative soluzioni. Questa serata è l’esempio di una squadra che si unisce per confrontarsi. Come Banca Prealpi Sanbiagio continuiamo a dare il nostro contributo alla ricerca contro la Flavescenza Dorata. Una problematica che non è solo di una coltura ma di un intero territorio.” – dichiara Luciano Soldan, responsabile area agricoltura di Banca Prealpi San Biagio.

Fonte: Comunicato stampa
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