Agesci, approvato il nuovo progetto
Sabato 20 a Mareno di Piave.
Redazione Online
28/05/2017

Mareno di Piave, sabato 20 maggio. L’assemblea della Zona di Vittorio Veneto degli scout Agesci, regolarmente costituita, approva il nuovo progetto triennale di zona “Esci dalla tua terra e va’!” - La zona in uscita nel territorio”. Basterebbe il titolo a presentarne il contenuto: una Zona in uscita – come suggerisce papa Francesco, il cui magistero informa fortemente tutto il lavoro preparatorio e orienta le linee guida – a ricordare la vocazione alla relazione che caratterizza lo scoutismo e che rischia di essere negata da autoreferenzialità e chiusure. Già il precedente progetto conteneva questa attenzione che aveva portato, nell’ambito dei festeggiamenti del ventennale della Zona di Vittorio Veneto, a organizzare una tavola rotonda con i sindaci di otto Comuni per presentare le “strade di coraggio” dei rover e delle scolte e per tracciare sentieri di partecipazione.

Ma poi i capi, riuniti in convegno o assemblea e i capi gruppo, all’interno del consiglio di Zona, hanno raccolto le istanze di maggiore radicamento e di cura, come suggerito da Maurizio Padovan, nel corso del M convegno a Santa Lucia di Piave, nella primavera 2016. È stato sempre lui poi, nel convegno regionale di Jesolo, a darci l’idea di collegare le due piste più gettonate: il territorio e le relazioni con l’intuizione che “il territorio è spazio di relazioni che sono intreccio di identità differenti, di carismi e di talenti da mettere al servizio della comunità” (cit. dal Progetto). Il Progetto ha così riflesso quel percorso democratico che raccoglie le idee di tutti, le rielabora negli organi di rappresentanza e li restituisce all’assemblea, chiamata a costruire mozioni e raccomandazioni per emendare e migliorare il testo.

Il comitato ha girato tutte le nove comunità capi della zona per presentare la bozza del progetto e ricevere primi feed back su di essa.

Il Progetto di Zona si rivolge ai capi della zona che poi lo concretizzano nel programma che, nelle sedi opportune (consiglio di zona e branche), declina gli obiettivi dello stesso, ricadendo a pioggia sui ragazzi attraverso la formazione dei capi e la proposta degli eventi di zona, divisi per fasce d’età. Il Progetto ha di norma durata triennale e viene verificato in itinere in modo da poter ritarare gli obiettivi in base ai risultati osservati. Il nuovo Progetto è strutturato per finalità e per obiettivi, ciascuno dei quali ispirati ai tre punti dello scouting: il vedere, il discernere e l’agire. Ma fa riferimento anche alle fonti cristiane e scout cui attingere.

La prima finalità relativa alla Chiesa è: “Sentirsi parte della Chiesa locale”, con l’impegno ad avviare una collaborazione fattiva con la diocesi e a curare la formazione di fede dei capi per poter pensare, quando e dove i tempi saranno maturi, ad una valorizzazione dei percorsi scout di catechesi come forme di iniziazione cristiana. Un’altra finalità relativa alla società civile è: “Mettersi in rete con le altre agenzie educative e con le amministrazioni locali”, in modo da fare ponte e pensare ad azioni sinergiche da attuare sul territorio. La terza finalità relativa al creato è quella di “Trasmettere una cultura di cura, rispetto e custodia del Creato” al fine di conoscere e proporre nuovi stili di vita mediante azioni concrete, dopo aver letto potenzialità e criticità dei nostri contesti di vita. Il sogno resta quello di poter sviluppare lo scoutismo nei Comuni dove non c’è per rendere ancora più efficace il nostro operato. È stato tracciato, quindi, un futuro fatto di legami, di ponti, di cura che andrà a coinvolgere tutti gli altri attori presenti e che permetterà di guardare dentro, intorno, lontano.

Gaetano De Biase