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Antica Fiera di Godega, al via il “gemellaggio” con Pomponesco nel nome dell’asino

Nel paesino mantovano si trova la fattoria didattica di Lunezia, cooperativa sociale, disposta ad adottare gli asinelli “rasaerba”. Si attende il sì della Provincia

Antica Fiera di Godega, al via il “gemellaggio” con Pomponesco nel nome dell’asino

Due sindaci, una stessa passione per l’asino. Di lunga data ormai quella del primo cittadino di Godega di S.U. Alessandro Bonet, più recente quella di Giuseppe Baruffaldi, sindaco di Pomponesco, paesino di un migliaio di abitanti della provincia di Mantova incastonato tra l’argine maestro del Po e la grande riserva naturale della Garzaia, riconosciuto come “Uno dei Borghi più belli d’Italia” con tanto di marchio.

Con una folta delegazione carica di prodotti tipici locali (gli inimitabili Luadel preparati stanotte per i godeghesi dal fornaio del paese), Baruffaldi è arrivato questa mattina all’Antica Fiera di Godega per conoscere la millenaria manifestazione godeghese dedicata all’agricoltura, all’artigianato e alle filiere agroalimentari e, soprattutto, i tanti progetti legati al mondo dell’asino.

«Abbiamo in mente di realizzare un progetto di turismo sostenibile attrezzando a parco la grande riserva della Garzaia e prevedendo dei percorsi ludico-didattici con l’asino– ha spiegato a margine della cerimonia di “gemellaggio asinino il sindaco Giuseppe Baruffaldie, grazie a Massimo Montanari, ideatore di Asinomondo, siamo venuti a conoscere la realtà dell’Antica Fiera di Godega, che è riferimento in Italia per le attività con l’asino. È la prima volta che vengo a Godega e di questa manifestazione mi colpisce l’organizzazione, l’attenzione alla valorizzazione delle tradizioni, la cordialità della gente».

«L’Antica Fiera di Godega è stata la prima in Italia a credere nel valore dell’asino a scopo turistico, didattico, onoterapico; siamo dunque punto di riferimento a livello nazionale, tanto che vengono qui a vedere cosa facciamo e a prendere spunto – ha affermato il sindaco ospitante Alessandro Bonet –. Condividere con i rappresentanti del Comune di Pomponesco la nostra esperienza è per noi motivo di orgoglio  ed è anche l’occasione per far conoscere il nostro territorio, i nostri prodotti tipici, i nostri produttori. Di contro, noi abbiamo scoperto la comunità di Pomponesco, le sue eccellenze. L’Italia è davvero ricca di bellezza e di qualità, e saper mettere in rete le nostre “piccole” realtà è il segreto per fare grande il nostro turismo».  

I sindaci si sono scambiati, oltre alla stretta di mano che sancisce l’amicizia tra i due territori nel nome dell’asino, due prodotti tipici delle rispettive realtà: la sbrisolona, dolce tipico di Mantova, e il Prosecco trevigiano.

E proprio a Pomponesco si trova la fattoria didattica disposta ad adottare gli asinelli “rasaerba” della Provincia di Treviso, pensionati a gennaio di quest’anno e in cerca di casa.

Se l’Ente provinciale darà il suo assenso, gli animali potrebbero essere presto trasferiti presso la fattoria didattica della cooperativa sociale Lunezia che opera nell’ambito del recupero del disagio psichico. Lunezia è una fattoria musicale, i cui operatori sono specializzati nella creazione e utilizzo di strumenti musicali realizzati con materiali di scarto e riciclati. Il presidente Paolo Tortella fa parte della delegazione di Pomponesco arrivata questa mattina a Godega. Gli asinelli trevigiani sarebbero dunque utilizzati in progetti didattici e nell’onoterapia.

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