Attualità
stampa

Biodiversità prima di tutto

L'impegno di "Amica terra" a Gaiarine

Biodiversità prima di tutto

Promuovere sensibilità e attenzione per madre terra, lavorare concretamente per migliorare il territorio e la sua biodiversità, pungolare le istituzioni sulle emergenze ambientali. È questo il binario entro cui corre, dal 1996, il treno verde dell’associazione Amica Terra. Nata a Gaiarine, dove tuttora ha la propria sede, l’associazione con il tempo è cresciuta fino ad avere i circa sessanta soci attuali, in parte provenienti dai paesi limtrofi.
L’ultimo grosso evento organizzato da Amica Terra è stato il convegno dello scorso marzo, al Toniolo di Conegliano, sulla diminuzione di api dovuta ai pesticidi. «Da campi e colline stanno scomparendo api, insetti, bombi e il sistema ecologico va verso il collasso – osservano i soci del sodalizio –. La conversione biologica non può più essere rinviata e la biodiversità tutelata e promossa». Loro, ad esempio, hanno creato anni fa due boschi planiziali a Francenigo, su terreni messi a disposizione da privati. In totale 19 mila metri quadrati dove sono state piantumate piante autoctone di alto fusto (carpini, querce...) e arbusti, sistemate siepi e fossi, realizzato un laghetto. Il tutto con il contributo dell’Unione europea. Oggi i due boschi, che si chiamano Crasere e Utia, sono testimonianza preziosa di com’era il territorio locale prima della meccanizzazione dell’agricoltura e vengono visitati da classi di studenti non più abituati alla frequentazione di realtà boschive. Questo intervento di rinaturalizzazione è stato di stimolo ad alcuni privati che hanno deciso di creare dei boschetti in loro proprietà.
Amica Terra ha pure costruito un approdo per canoe sul fiume Aralt, dietro alla chiesa parrocchiale di Francenigo. Dopo circa 150 metri l’Aralt confluisce nel Livenza. Sono tanti gli appassionati di canoa che pagaiano tra gli attracchi di Sacile, Francenigo, Villa Varda e Portobuffolè.
Due le emergenze ambientali su cui si sono concentrati i soci negli ultimi anni: i progetti di pirogassificatori e i pesticidi. La prima battaglia è stata vinta: grazie al coinvolgimento di professionisti ed esperti di vari settori, la copiosa e dettagliata documentazione presentata da Amica Terra agli enti preposti ha reso possibile una presa di coscienza delle problematiche che questo impianto avrebbe creato anche per la vicinanza al Bosco Zacchi (bene appartenente alla rete Natura 2000 e tutelato dalla Comunità europea) contribuendo quindi alla bocciatura del progetto di Gaiarine. E anche sull’arresto del progetto di Orsago l’associazione gaiarinese ha dato un valido apporto.
Sui pesticidi, invece, la strada da fare è ancora lunga. A Gaiarine manca un regolamento di polizia rurale che stabilisca regole in merito all’utilizzo dei fitofarmaci, altri Comuni contermini il regolamento ce l’hanno ma – a detta dell’associazione – le regole andrebbero rese più utili alla salvaguardia del territorio e della salute del cittadino e soprattutto dovrebbero esserci dei controlli.
Con la nuova amministrazione di Gaiarine Amica Terra promuoverà un confronto per la valorizzazione del corridoio ecologico tra la zona protetta (Sic) di Gaiarine e le risorgive di Orsago, che interessa boschi, siepi, il fiume Aralt. È uno snodo prezioso di collegamento naturale tra montagna, alta pedemontana, pianura e mare, già riconosciuto, su indicazione dell’associazione, dalla Provincia di Treviso nel Piano territoriale di coordinamento provinciale. «Ci stiamo battendo da anni per questo corridoio – osservano i soci – e continueremo a farlo perché lo vogliamo consegnare alle future generazioni».
Federico Citron

Biodiversità prima di tutto
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento