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CANALE D'AGORDO: aperta ai visitatori la casa natale di Luciani

Oggi Giovanni Paoli I è stato ricordato dal cardinale Stella

CANALE D'AGORDO: aperta ai visitatori la casa natale di Luciani

«La mia partecipazione  tocca una sfera personale della mia vita, dal momento che Luciani fu Vescovo di Vittorio Veneto, la mia diocesi di origine, per 11 anni. Personalmente, ho il vivo ricordo della sua santità umile e sobria, nonché del suo tratto amabile e cordiale. Ho conservato nel cuore, lungo gli anni, la memoria di una persona semplice che non amava apparire, di un Pastore buono e attento che incarnava la mitezza evangelica, di una figura che per me è stata come un faro luminoso lungo il cammino vocazionale e sacerdotale, nonché nel mio servizio alla Chiesa». Così il cardinale Beniamino Stella oggi, 2 agosto, a Canale d’Agordo in occasione della presentazione della prima biografia completa su Giovanni Paolo I, un volume di mille pagine diretto dalla Stefania Falasca e scritto a più mani, grazie al lavoro di don Davide Fiocco e di Mauro Velati.

Stella ha anche preso parte alla presentazione del libro “Indimenticabile. I 33 giorni di Papa Luciani” scritto dal giornalista Rai Antonio Preziosi “un volume particolarmente agile, che sa unire la profondità dei contenuti alla leggerezza di una scrittura semplice, diretta e schietta – oserei dire “senza fronzoli” –, ma mai banale o scontata”, ha sottolineato il cardinale. Stella nel suo intervento ha messo in risalto come Luciani abbia fatto “della beatitudine evangelica della povertà in spirito il suo programma interiore, senza dimenticare che “Humilitas” fu il motto episcopale che scelse diventando Vescovo di Vittorio Veneto; questa virtù si è poi manifestata nello stile colloquiale e semplice con il quale egli si presentava al popolo; da questo punto di vista, sono diversi i commentatori più addentrati nella storia della Chiesa, che notano una forte affinità tra Giovanni Paolo I e Papa Francesco”.

La presentazione dei due volumi è avvenuta nel giorno della prima apertura al pubblico della casa natale di Luciani, acquistata di recente dalla diocesi di Vittorio Veneto. I visitatori hanno potuto vedere la stanza in cui Albino nacque, il 17 ottobre 1912, l’unica riscaldata della casa grazie al fornèl, un forno ricoperto di maiolica caratteristico nelle Dolomiti. Nella stanza, arredata in maniera sobria, Luciani avrebbe soggiornato anche da prete, vescovo e patriarca. Il luogo può essere visitato, da ieri e fino al 31 agosto dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

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