CISL: ecco gli uffici che si occupano di Ebav e Sani.In.Veneto
In dodici tra trevigiano e bellunese
Otto sportelli nella Marca trevigiana e quattro nel bellunese per informare e assistere i lavoratori delle imprese artigiane nella presentazione delle pratiche per ottenere prestazioni, sussidi e rimborsi da Ebav, l’Ente Bilaterale per l’Artigianato Veneto, e da Sani.In.Veneto, il fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dipendenti delle aziende artigiane del Veneto. Con diversi operatori attivi nelle due province e uffici dedicati a Treviso, Montebelluna, Castelfranco, Conegliano, Pieve di Soligo, Oderzo, Spresiano, Vittorio Veneto, Belluno, Feltre, Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo, la Cisl si conferma soggetto centrale nel sostegno alla bilateralità del settore artigiano. Gli operatori offrono sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori artigiani con consulenze individuali e gratuite per ottenere le prestazioni Ebav e i rimborsi di Sani.In.Veneto e per informare e assistere riguardo all’ammortizzatore sociale Fsba, il Fondo di solidarietà bilaterale, che gestisce la cassa integrazione dei settori artigiani, sottoscrivendo gli accordi e spiegandone il funzionamento, le regole e l’utilizzo.
Da oltre 30 anni Ebav, l’ente bilaterale dell’artigianato, aiuta i dipendenti artigiani con contributi a sostegno del reddito familiare e appunto attraverso gli sportelli presenti all’interno della Cisl offre un servizio qualificato per assistere gratuitamente i lavoratori nell’erogazione delle prestazioni: sussidi scolastici, per i figli a carico, per il consolidamento della professionalità, l’acquisto della prima casa e altri contributi per la formazione e l’apprendistato, sussidi per la genitorialità, per i lavoratori licenziati e per chi si è visto non rinnovare un contratto a termine.
“Una importante novità introdotta nel 2023 da Ebav e confermata per il 2024 - sottolinea Vincenzo Son, operatore che segue la provincia di Belluno e Vittorio Veneto - è il contributo una tantum destinato a chi si iscrive per la prima volta a un fondo di previdenza complementare del comparto artigiano: si tratta di un contributo variabile dai 250 ai 400 euro a seconda dell’età per metalmeccanici, orafi, odontotecnici, alimentaristi, panificatori, grafici”.
Un’altra novità è quella legata agli eventi di importante maltempo che hanno colpito le due province l’anno scorso. “È stato introdotto un contributo destinato a chi abbia subito danni nella propria abitazione a causa di stato di calamità naturale dichiarata dalla Regione o evento atmosferico eccezionale”, spiega Emanuela De Fina, l’operatrice dello Sportello artigianato che assiste i lavoratori della Sinistra Piave.
Gli sportelli offrono assistenza anche per le richieste al fondo di assistenza sanitaria Sani.in.Veneto, che rimborsa più di 3.600 tipologie di prestazioni sanitarie tra cui visite specialistiche, analisi e diagnostica strumentale, cure dentistiche, fisioterapia, occhiali, interventi chirurgici. Molto importanti sono i pacchetti odontoiatrici che possono rimborsare fino a 1.500 euro all’anno per cure e impianti e il pacchetto maternità. L’adesione al fondo è gratuita per i dipendenti, la quota di iscrizione è versata dal datore di lavoro e i lavoratori hanno due anni di tempo dalla data della fattura per inoltrare la richiesta dei rimborsi. Negli sportelli delle sedi Cisl, tutti i lavoratori delle aziende artigiane possono chiedere informazioni sulle prestazioni e sui rimborsi erogati e presentare domanda per i contributi rispettando le scadenze previste dai regolamenti.
“Entro il 30 aprile - ricorda Veronica Zanardo, operatrice per la zona di Treviso e Destra Piave - sarà necessario fare la domanda di rimborsi per le spese sostenute per acquisto occhiali, protesi dentarie, busto ortopedico, protesi acustiche e apparecchio per i figli, mentre entro il 31 maggio si dovranno richiedere a Ebav i sussidi scolastici”.
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