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CORONAVIRUS: nel nord Italia impennata di decessi

Lo rivela il Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera 

CORONAVIRUS: nel nord Italia impennata di decessi

Il tratteggio grigio indica la media dei morti negli anni scorsi nel Nord Italia dal 25 settembre al 17 marzo; la linea linea nera l'andamento dei morti di quest'anno; la fascia grigia mostra l'ambito di oscillazione delle medie annuali. Ebbene la linea nera, quest’anno, esce completamente dalla media. Fino a febbraio 2020 il numero dei morti ha seguito più o meno l’andamento degli ultimi cinque anni, con un aumento (prevedibile) tra dicembre e gennaio: nei mesi invernali infatti si manifesta la consueta curva di crescita dovuta a quanti, purtroppo, non superano la solita influenza stagionale (che “solita ” non è mai, perché originata da virus sempre diversi, tant’è vero che ogni anno bisogna fare un nuovo vaccino per essere protetti). Ma quest’anno succede qualcosa di totalmente insolito. L’influenza, quest’anno, ha colpito meno e lo si vede, perché la linea nera è rimasta sotto la linea grigia tratteggiata. Ma poi c’è un’impennata in marzo, che supera la media, sfonda perfino la “fascia di confidenza” grigia, e si impenna dritta verso l’alto come non succede mai. È il coronavirus.

Il Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (SiSMG) fa capo al Ministero della Salute e “tiene d’occhio” l’andamento dei decessi in Italia. Il SiSMG sta registrando in queste settimane una pesante anomalia, mai vista prima una cosa del genere, tuttavia sappiamo benissimo a cosa è dovuta. Il SiSMG conta i decessi, a prescindere dalle cause. “Non sa” se sono dovuti a coronavirus o ad altro, semplicemente mostra come va la tendenza. E la tendenza quest’anno è totalmente fuori scala, come mostra il grafico in alto, riferito al Nord Italia.

Spieghiamo come funziona il Sistema di monitoraggio. Il SiSMG è basato sui dati di mortalità dalle anagrafi Comunali, è attivo tutto l’anno e permette di identificare in maniera tempestiva eventuali variazioni della mortalità attribuibili a diversi fattori (epidemie, esposizioni ambientali, socio-demografici) che modificano i valori giornalieri o il trend stagionale. Nei rapporti del SiSMG vengono riportati i dati di mortalità per settimana, per tutte le classi di età residenti e deceduti in 19 città (Aosta, Bolzano, Trento, Trieste, Torino, Milano, Brescia, Verona, Venezia, Bologna, Genova, Perugia, Civitavecchia, Roma, Frosinone, Bari, Potenza, Messina, Palermo). Il valore atteso (la linea grigia tratteggiata, chiamata «baseline») viene definito come media settimanale sui dati di serie storica (5 anni precedenti) della mortalità giornaliera e pesato per la popolazione residente (dati Istat) per tener conto dell’incremento della popolazione anziana negli anni più recenti.

Il dati di SiSMG indicano che, nel Triveneto, la città di Bolzano ha registrato un incremento di morti del 51% dalla notifica del primo caso di Covid-19 (circa nello spazio di un mese, dunque), Verona +31, Venezia +9. Nel grafico qui sotto, l’evidenza che nelle diverse classi d’età l’incremento dei morti ha interessato molto di più gli uomini che le donne.

(dal sito www.amicodelpopolo.it)

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