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COVID: Zaia chiede tamponi rapidi per le scuole

Il presidente avanza tre proposte al Ministero

COVID: Zaia chiede tamponi rapidi per le scuole

L’utilizzo del tampone rapido come strumento dello screening scolastico, la cui sperimentazione ha dato risultati equiparabili a quelli del tampone molecolare; l’effettuazione del tampone rapido antigenico a tutta la classe ove si sia riscontrata una positività e la permanenza a scuola del resto della classe, con un secondo tampone rapido di verifica dopo una settimana. Queste alcune delle proposte illustrate dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nel corso del punto stampa odierno per fare il punto sulla situazione del Covid sul territorio.

«Per ora nelle scuole del Veneto un’emergenza sanitaria per il Covid non c’è, ma sulla prevenzione e la gestione dei casi si può essere più performanti in sole tre mosse, che abbiamo proposto al ministero della Salute», ha detto Zaia. Tre mosse che consistono, appunto, nel tampone rapido come screening, nel tampone rapido antigenico a tutta la classe dove è stata riscontrata la presenza di una positività, nell’assegnazione ai pediatri e ai medici di famiglia della facoltà di decidere se prescrivere o no il tampone ai loro assistiti e che presentino dei sintomi. «In questo modo», ha detto ancora Zaia, «saremo più performanti nei tempi di risposta senza diminuire l’attendibilità dei test e risolveremmo molti problemi che stanno incontrando le famiglie».

La svolta è motivata anche dal monitoraggio e la sorveglianza da parte dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica della situazione epidemiologica legata alla diffusione delle positività di Covid-19. Al 28 settembre sono 90 le realtà scolastiche venete (5 nel territorio dell’Ulss 1 Dolomiti) con almeno un caso attualmente positivo rilevato in una classe/sezione. In quasi la totalità delle situazioni il caso individuato è l’unico positivo (solo in 3 casi sono stati registrati casi secondari nella stessa scuola tra loro correlati). Nella maggior parte degli eventi il caso è stato uno studente/alunno (85%) e solo in una minima parte si trattava di un operatore (docente o non docente). Tutti i soggetti a oggi risultati positivi hanno presentato sintomatologia lieve o sono asintomatici (sottoposti a test perché contatti di caso confermato). In totale, sono 970 i bambini in quarantena preventiva (34 in provincia) e 120 gli operatori (10 per il territorio dell’Ulss 1).

«Il contact tracing approfondito che abbiamo fatto finora», ha aggiunto, «dimostra tra l’altro come il virus non possa definirsi scolastico, perché risulta contratto in ambienti famigliari e sociali e poi portato a scuola».

Questa prima fotografia della diffusione nelle scuole del virus registra una bassissima presenza di casi secondari, evidenziando la fondamentale operazione di controllo dei contatti svolta dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica per spezzare prontamente le catene di contagio negli ambienti scolastici.

In questa fase di diffusione del virus e della riapertura delle attività educative si evidenziano alcune importanti raccomandazioni: il rispetto delle regole all’interno della scuola e dei servizi (es. uso delle mascherina, aerazione degli ambienti, igiene delle mani, distanza tra i banchi) per evitare i contatti stretti e prevenire possibili casi secondari a scuola e garantire la continuità dei servizi per i bambini; durante la quarantena preventiva i bambini devono evitare contatti con conviventi fragili e/o anziani (esempio i nonni) per tutta la durata del periodo prescritto.

La direzione Prevenzione della Regione, in collaborazione con i Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Ulss, sta aggiornando le linee guida regionali relative alle misure di isolamento e quarantena per i bambini della classe e per gli insegnanti in cui si verifica un caso confermato. L’obiettivo è di garantire, in sicurezza, la ripresa e la continuità dei servizi scolastici. Si ricorda che comunque ogni situazione viene valutata singolarmente dagli specialisti di sanità pubblica (Dipartimenti di Prevenzione), che di volta in volta definiranno le strategie più opportune.

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