«Attraverso la tua testimonianza, cara Tecla, ogni altro fratello e sorella sarà aiutato a superare quel momento di turbamento e di dubbio che può portarli a dire: Gesù è semplicemente un’idea, una suggestione, un fantasma: non può essere vero! La tua testimonianza potrà aiutarli a dire: No! Se ci sono delle persone che con libertà e consapevolezza si dedicano in questo modo a Gesù, per vivere come ha vissuto lui, non può trattarsi solo di un fantasma. È veramente possibile credere in Gesù risorto e lasciare che continuamente plasmi la nostra vita». Così il vescovo Corrado si è rivolto a Tecla Comiotto, classe 1971 della parrocchia di Carve-Pellegai, nell’omelia della messa con rito di consacrazione delle vergini domenica scorsa 15 aprile in Cattedrale. Ampio servizio nell'Azione di domenica 22 aprile.