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DIOCESI: "diario di viaggio" del vescovo Corrado in Brasile

Il 18 agosto, il vescovo Corrado, insieme ad Augusta Buogo, è partito per fare visita a don Marco Dal Magro nella diocesi di Livramento (Bahia)

DIOCESI: "diario di viaggio" del vescovo Corrado in Brasile

Come da programma, lo scorso 18 agosto il vescovo Corrado è partito per il Brasile, insieme ad Augusta Buogo, per far visita a don Marco Dal Magro. Siamo giunti quasi alla metà dell'esperienza, coordinata dal Centro Missionario della diocesi di Vittorio Veneto, e pertanto pubblichiamo una sorta di "diario di viaggio" di questa prima parte, grazie alle informazioni ed agli aggiornamenti che puntualmente don Marco e il vescovo Corrado ci hanno inviato nei giorni scorsi. Numerose foto sono state pubblicate sulla pagina Fb de L'Azione.

Mercoledì 18 agosto

Oggi alle 18.10 il vescovo Corrado è partito dall’aeroporto Marco Polo di Venezia per andare a far visita a don Marco Dal Magro, prete fidei donum della nostra diocesi, in servizio pastorale dall’anno scorso presso la parrocchia di Tanhaçu, in Brasile. Lo accompagna Augusta Buogo, della Casa San Raffaele di Vittorio Veneto, per tanti anni in missione in Brasile. Passeranno per Parigi e arriveranno a San Paolo domani. Poi volo interno per Vitoria da Conquista dove li aspetteranno don Marco e il vescovo dom Armando Bucciol. Il Centro Missionario Diocesano di Vittorio Veneto, nella persona di Mariagrazia Salmaso, li ha accompagnati all’aeroporto e coordina il viaggio e l’esperienza.

Giovedì 19 agosto

Il vescovo Corrado, accompagnato da Augusta Buogo, dell’Istituto secolare “San Raffaele”, è arrivato all’aeroporto di Vitoria da Conquista (Brasile), accolto da dom Armando Bucciol, vescovo di Livramento, e don Marco Dal Magro. Si sono poi diretti nella parrocchia di Tanhaçu, che è la parrocchia dove don Marco è parroco e dove sono stati accolti da un piccolo comitato di accoglienza: il Consiglio Pastorale con il Consiglio Affari Economici della comunità. 

Venerdì 20 agosto

Oggi è stata celebrata la santa messa di accoglienza del vescovo Corrado e di Augusta, a Tanhaçu, presieduta da don Marco Dal Magro e concelebrata dal vescovo Pizziolo. Memoria di San Bernardo di Chiaravalle, è stata celebrata quando in Italia erano le 24.30: la diretta è stata mandata in onda da La Tenda Tv, commentata da Federico Campo Dall’Orto e don Nicivaldo Evangelista, della diocesi di Livramento e in servizio pastorale nella unità pastorale di Oderzo.

La messa è stata introdotta da un saluto al vescovo Corrado e Augusta. Presenti tutti i coordinatori dei vari gruppi parrocchiali, è stata animata dalla corale parrocchiale. Ha tenuto l’omelia - sulle letture del giorno - il vescovo Corrado, tradotto in simultanea da don Marco. Tre i messaggi richiamati dal vescovo: il Signore fa cose grandi in chi ha il cuore buono, tenere uniti amore il bene e al prossimo, la figura di San Bernardo.

Alla conclusione, dopo il discorso di una rappresentante del Consiglio Pastorale, Valdirene, il vescovo Corrado - tradotto in simultanea da Augusta Buogo - ha ribadito il significato della presenza di don Marco nella diocesi di Livramento e di don Nicivaldo nella diocesi di Vittorio Veneto: l’idea dello scambio è nata da una intuizione di dom Armando Bucciol. Il vescovo Corrado ha ringraziato don Marco per la disponibilità esemplare a partire per la missione ed ha ringraziato la comunità di Tanhaçu per l’accoglienza dimostrata: «La stessa cosa - ha ribadito il vescovo - stiamo facendo noi di Vittorio Veneto con don Nicivaldo, che sta facendo molto bene». «Sono qui - ha continuato il vescovo - per onorare una promessa»: la promessa di venire in Brasile per far visita a don Marco e anche la promessa di fare visita ai genitori di don Nicivaldo, che il vescovo ha prontamente incontrato. Dinanzi ai timori manifestati da qualcuno, «non sono venuto - ha tranquillizzato il vescovo alla fine - a portare via don Marco, perché c’è un accordo tra le due chiese». Alla fine, sono state scattate alcune foto di gruppo (vedi foto).

Sabato 21 agosto

Nella giornata di oggi il vescovo Corrado, insieme ad Augusta, ha partecipato all’incontro del consiglio pastorale della parrocchia di Tahnaçu, di cui don Marco è parroco e che è costituita da circa una trentina di comunità. «Era da tanto che non si trovano – ha commentato il vescovo Corrado – probabilmente dal marzo del 2020 (inizio pandemia, ndr). È stata un’occasione anche per loro per rivedersi e ascoltarsi. Un’esperienza un po’ simile a quella che ho fatto io nella visita alle unità pastorali della diocesi». Si sono presentate innanzi tutto le diverse commissioni pastorali: liturgia, catechesi, infanzia (“creanza” in portoghese)… «Si tratta di varie realtà – spiega il vescovo – alcune delle quali non hanno un equivalente in Italia. Penso a quella della decima (il “dizimo” in portoghese) o a quella forma di devozione popolare, rivolta agli uomini, il cosiddetto “terzo degli uomini” (terço dos homens, in portoghese): i maschi sono invitati a recitare un terzo del rosario. Interessante perché ha un rilievo territoriale e nazionale molto importante e raccoglie diverse persone». «Una carrellata utile a me – commenta il vescovo – ma anche a loro». Poi si sono presentate le singole comunità: alcune comprendono 100-150 famiglie, altre raggiungono anche il migliaio di persone (da noi, sarebbero già delle parrocchie), altre sono costituite da 20-30 famiglie. «Mi ha commosso sentire degli sforzi, soprattutto delle comunità più piccole, per mantenere vivo lo spirito di comunione: anche se la messa è celebrata una volta al mese o a distanza di mesi, non manca il culto domenicale e le diverse commissioni propongono iniziative ed attività». Un aspetto che amareggia, invece, è rappresentato dai tentativi di altri gruppi religiosi e sette di dividere le comunità, anche quelle più piccole. «Abbiamo trascorso la mattina – ha commentato al termine don Marco Dal Magro – vivendo insieme il Consiglio Pastorale Parrocchiale, incontrando e presentando al vescovo Corrado tutte le comunità della parrocchia e anche i gruppi esistenti: un momento di grazia per noi e di conoscenza per il vescovo ed i coordinatori delle comunità e dei gruppi erano molto felici». L’incontro, durato quasi quattro ore, si è concluso con un momento conviviale.

Nel pomeriggio, si sono poi recati in visita alla comunità più antica di Tanhaçu, dove è nata la città: la comunità di Laços. «È stata una visita veloce - ha commentato don Marco Dal Magro - ma con un’accoglienza straordinaria: un gruppo di persone ci ha aspettato davanti alla porta della chiesa e hanno accolto il Vescovo con un canto di benedizione, poi entrati in chiesa il Vescovo ha detto una buona parola e abbiamo pregato insieme, nella semplicità il calore di un popolo». La giornata si è conclusa con la santa messa della novena del patrono nella parrocchia vicina di Contendas do Sincorá, dove stanno costruendo la chiesa della parrocchia, ma – assicura don Marco – sono abbastanza a buon punto. 

Domenica 22 agosto

«Oggi – spiega don Marco Dal Magro -, oltre a essere domenica, è anche la giornata del catechista qui in Brasile. Con il Vescovo ed Augusta, siamo andati a celebrare la messa nella comunità “quilonbola” di Tucum, che ha due chiese. All’inizio sosta nella chiesetta di Nossa Senhora Aparecida. Poi santa messa nella chiesa di São João Batista, dove siamo stati accolti dalla comunità alle porte della chiesa e poi abbiamo celebrato con loro. Dopo la messa incontro di conoscenza con il responsabile della comunità per spiegare al vescovo come è nato il “Quilombo” e cosa fanno per mantenere viva la comunità”. “Nel pomeriggio di domenica, santa messa nella comunità di Suçuarana e anche lì incontro con il consiglio della comunità per conoscere la storia e le origini della stessa».

«Oggi è stata una giornata piena – racconta da parte sua il vescovo Corrado –. Nella mattinata siamo andati a celebrare la santa messa a Tucum, una comunità “quilombola” a una quindicina di chilometri da Tanhaçu. Un “Quilombo” è una comunità fondata da schiavi africani fuggiti dalle piantagioni in cui erano prigionieri all’epoca della schiavitù. I “Quilombo” costituirono un’importante forma di resistenza alla schiavitù. Molte di queste realtà attualmente formano una comunità cristiana. Attualmente non sono più soltanto neri, ma ci sono anche molti bianchi. Per fare un esempio, la comunità di Tucum ha due chiese nelle quali viene celebrata la santa messa alternativamente una volta al mese: la coordinatrice di quella in cui abbiamo celebrato la messa è un’anziana nera, mentre la coordinatrice dell’altra è bianca ed ha sposato un nero».

«È stata una festa – continua il vescovo – con canti di accoglienza e accompagnamenti vari e con le immancabili fotografie scattate dopo la celebrazione. A pranzo siamo andati a casa della coordinatrice. Una cosa davvero interessante: in quella casa abitano attualmente soltanto marito e moglie, ma regolarmente alla domenica viene un bel numero dei loro dodici figli, evidentemente ognuno con qualche figlio. Nella piccola cucina, dove abbiamo mangiato, eravamo soltanto noi tre ma tra un via vai di persone».

«Nel pomeriggio – è ancora il vescovo a raccontare – siamo andati a celebrare a Suçuarana, una comunità poco lontana da Tanhaçu, molto ben organizzata. Anche qui una bella liturgia cui è seguito un incontro con gli operatori pastorali più vicini. È bello vedere queste ministerialità di fatto che tengono sulla vita delle loro comunità. Alla sera, infine, abbiamo celebrato a Tanhaçu. Anche qui molta gente e una bella partecipazione. Di solito, non conoscendo il portoghese, lascio che sia don Marco a presiedere: intervengo dopo il saluto iniziale, faccio l’omelia e poi un saluto finale in cui spiego le ragioni della presenza di Don Marco, nella prospettiva di uno scambio fra chiese, tranquillizzando tutti sul timore che “mi porti via” il loro parroco».

«La liturgia – conclude mons. Pizziolo – è sempre molto ben preparata, anche nelle comunità più piccole.ci sono lettori, cantori, ministranti, lettori per le preghiere dei fedeli: una cosa davvero bella. E poi cantano con molto impegno!».

AM

(foto: canale Telegram di don Marco Dal Magro)

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