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DIOCESI: lettera del vescovo Corrado a sacerdoti, diaconi e religiosi

"Sosteniamo la fede della nostra gente"

DIOCESI: lettera del vescovo Corrado a sacerdoti, diaconi e religiosi

Carissimi, in questi giorni di generale smarrimento e paura, desidero - in spirito di comunione con gli altri Vescovi della nostra regione - rivolgere a tutti voi una parola di consolazione, d’incoraggiamento e di speranza.

La tragica vicenda del virus che ci sta colpendo, ha mutato e continua a mutare profondamente le abitudini e i comportamenti di noi tutti e della nostra gente.Purtroppo, i segnali a nostra disposizione indicano che la situazione di emergenza potrebbe continuare ancora a lungo. Non sappiamo quanto dureranno i tempi difficili (2Tim 3,1), i tempi della prova (At 1,7) e quando verranno i tempi della consolazione (At 3, 20), ma siamo comunque guidati da una certezza che illumina il momento di oscurità che stiamo vivendo: la nostra vita è nelle mani di Dio Padre.Desidero farmi vicino a quanti vivono situazioni personali di solitudine e di malattia, e a tutti voi che provate il dolore per non poter essere di consolazione e di benedizione alle persone nei modi consueti del ministero. Anche se lontani fisicamente, ci sentiamo tuttavia uniti nella preghiera e nel comune impegno a rispettare le regole che ci sono date.Per il bene di tutti i cittadini, in questo momento dobbiamo, per lo spazio di autorità che ci è riconosciuta, esortare i nostri fedeli a rimanere in casa e a muoversi solo per i motivi previsti. Cerchiamo anche noi di fare la nostra parte, evitando tutti gli spostamenti non strettamente necessari, anche se legati al ministero.

Vi esorto a vivere – e ad aiutare a vivere – con fede questo tempo di prova, intensificando la preghiera come Mosè sul monte (Es 17,11-12). Vi invito, cari fratelli presbiteri, a celebrare comunque l’Eucarestia, pur senza concorso di popolo, per il bene spirituale dei fedeli a voi affidati. Può essere opportuno - come già qualche parrocchia e anche il sito di Tenda TV e dell’Azione hanno fatto - trasmettere la celebrazione della S. Messa o la Via Crucis o altre proposte di riflessione e di preghiera via Internet, in modo che sul computer, sui tablet o sullo smartphone, chi lo desidera possa seguire questi momenti.

Sosteniamo inoltre la fede della nostra gente esortando a pregare da soli o in famiglia, mettendo a disposizione sia i sussidi da voi preparati sia quelli quelli diocesani e nazionali.Ricordiamo che anche la sofferenza per il digiuno dalle celebrazioni comunitarie, accolta con amore e unita al sacrificio di Cristo, è culto spirituale, gradito a Dio e fonte di vita nuova (Rom 12,1).Vi incoraggio anche ad approfittare di questo forzato “riposo” per leggere e approfondire qualche buon libro di teologia, di spiritualità e di letteratura.Propongo a tutte le parrocchie, come segno di comunione, di suonare le campane alle ore 8 del mattino, a mezzogiorno e alle 19,30 della sera. “La voce delle campane esprime in certo qual modo i sentimenti del popolo di Dio quando esulta e quando piange, quando rende grazie o eleva suppliche, e quando, riunendosi nello stesso luogo, manifesta il mistero della sua unità in Cristo Signore” (Benedizionale, n. 1455).

In modo particolare, invito ad unirci nello speciale appuntamento di preghiera alle 21 del 19 marzo (Solennità di San Giuseppe), promosso dalla Cei. In quell’occasione, alla preghiera fatta nelle case, associamo la voce delle campane delle nostre chiese (per non più di tre minuti).Possiamo esprimere la nostra vicinanza alle famiglie, agli anziani e agli ammalati anche con una telefonata, assicurando loro il nostro ricordo nella preghiera. Confessioni e Comunioni sono sospese, salvo in casi eccezionali (malati gravi) e mantenendo sempre le dovute precauzioni.Per quanto riguarda l’apertura delle chiese, credo che sia da fare il possibile per lasciarle aperte offrendo così la possibilità - a chi desidera e ne è in grado - di recarvisi per una preghiera. Non si esponga, comunque, il Santissimo per non dare motivo di assembramento.Proseguiamo fiduciosi il cammino di questa singolare Quaresima, sicuri che arriveremo anche noi con Cristo alla gioia della Resurrezione. Vi saluto e vi abbraccio tutti con affetto fraterno e sincera gratitudine.
+ Corrado, vescovo

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