DIOCESI: sull'Azione uno speciale sull'8 per mille

Il sistema dell’8 per mille, che è nato da un accordo fra l’Italia e la Santa Sede stipulato nel 1984, come si potrà leggere, muove delle somme importanti di denaro. A beneficio della Chiesa e della sua missione evangelizzatrice, certo, ma non solo. Nel Concordato si legge che lo Stato e la Chiesa, seppur indipendenti e sovrani, si impegnano a una reciproca collaborazione per la promozione della persona e per la ricerca del bene del Paese. L’obiettivo, quindi, è il bene di tutti: il bene dell’intera società italiana.
Su questo numero abbiamo deciso di dedicare ampio spazio all’8 per mille, perché abbiamo accolto la richiesta di chiarezza che viene dalla stessa Conferenza episcopale italiana.
Fin dagli inizi, i vescovi hanno chiesto la massima trasparenza nella gestione dell’8 per mille e, negli anni passati, il bilancio è sempre stato pubblicato nel Bollettino ecclesiastico diocesano, l’organo ufficiale di comunicazione di ogni diocesi italiana.
Ora la Cei chiede di fare un passo in avanti utilizzando i nuovi mezzi di informazione (come il settimanale diocesano e il sito internet della diocesi) e dettagliando i destinatari dei fondi. Per questo L'Azione di domenica 8 settembre dedica ben tre pagine per spiegare come funziona l'8 per mille e come vengono spesi i fondi a livello locale.
Per una visione complessiva, a livello nazionale, dell’utilizzo dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica è di grande aiuto il sito internet www.8xmille.it, ricco di informazioni e di numeri da tutte le diocesi italiane. La realizzazione di un numero così grande di progetti – non dimentichiamolo – è reso possibile grazie ad una semplice firma. AM