Attualità
stampa

Dall'incendio di Notre-Dame rinasca la nuova Europa, quella dei popoli e delle radici cristiane

Riflessione su quanto avvenuto ieri sera a Parigi

Dall'incendio di Notre-Dame rinasca la nuova Europa, quella dei popoli e delle radici cristiane

(LB-RC) Sulla distruzione di Notre-Dame di Parigi ormai si sono pronunciate tutte le parole disponibili. Nel cuore di milioni di europei, e non, si annida da ieri sera - e così sarà per molto tempo - il brivido di un’enorme tragedia non solo fisica ma soprattutto spirituale. Notre-Dame, oltre ad essere il riassunto magistrale dell'ingegno umano, era ed è il simbolo dell'unità d'Europa. Questa cattedrale, unica e irrepetibile, nella sua storia plurisecolare da sempre ha custodito il contributo, il genio e il sudore di infinite generazioni di europei che l'hanno costruito con amore immenso.
La distruzione di Notre-Dame arriva in uno dei momenti peggiori dell'Europa, in pratica in un istante della storia in cui non poche potenti forze politiche, ideologiche e culturali, ma anche economiche, la vorrebbero vedere scomparire. Questo terribile incendio è quasi un simbolo del momento e perciò la sua ricostruzione, la sua rinascita, deve essere simbolo di un nuovo inizio, quello della vera Europa dei Popoli la cui storia affonda le sue radici nel cristianesimo. Giovanni Maria Vian, Direttore emerito de L'Osservatore Romano, intervistato dalla rivista francese L'Express , in queste ore ha parlato giustamente di vedere nella tragedia un “germoglio della rinascita dell'Europa”. Vero e giusto!
In questo momento vengono alla memoria in forma immediata parole di Papa Francesco.
"Alla rinascita di un’Europa affaticata, ma ancora ricca di energie e di potenzialità, può e deve contribuire la Chiesa. Il suo compito coincide con la sua missione: l’annuncio del Vangelo, che oggi più che mai si traduce soprattutto nell’andare incontro alle ferite dell’uomo, portando la presenza forte e semplice di Gesù, la sua misericordia consolante e incoraggiante. Dio desidera abitare tra gli uomini, ma può farlo solo attraverso uomini e donne che, come i grandi evangelizzatori del continente, siano toccati da Lui e vivano il Vangelo, senza cercare altro. Solo una Chiesa ricca di testimoni potrà ridare l’acqua pura del Vangelo alle radici dell’Europa. In questo, il cammino dei cristiani verso la piena unità è un grande segno dei tempi, ma anche l’esigenza urgente di rispondere all’appello del Signore «perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21). Con la mente e con il cuore, con speranza e senza vane nostalgie, come un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita e di fede, sogno un nuovo umanesimo europeo, «un costante cammino di umanizzazione», cui servono «memoria, coraggio, sana e umana utopia»[10]. Sogno un’Europa giovane, capace di essere ancora madre: una madre che abbia vita, perché rispetta la vita e offre speranze di vita. Sogno un’Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. Sogno un’Europa che ascolta e valorizza le persone malate e anziane, perché non siano ridotte a improduttivi oggetti di scarto. Sogno un’Europa, in cui essere migrante non è delitto, bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l’essere umano. Sogno un’Europa dove i giovani respirano l’aria pulita dell’onestà, amano la bellezza della cultura e di una vita semplice, non inquinata dagli infiniti bisogni del consumismo; dove sposarsi e avere figli sono una responsabilità e una gioia grande, non un problema dato dalla mancanza di un lavoro sufficientemente stabile. Sogno un’Europa delle famiglie, con politiche veramente effettive, incentrate sui volti più che sui numeri, sulle nascite dei figli più che sull’aumento dei beni. Sogno un’Europa che promuove e tutela i diritti di ciascuno, senza dimenticare i doveri verso tutti. Sogno un’Europa di cui non si possa dire che il suo impegno per i diritti umani è stato la sua ultima utopia. Grazie.” CONFERIMENTO DEL PREMIO CARLO MAGNO DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO - Sala Regia - Venerdì, 6 maggio 2016. (Articolo tratto dal sito www.ilsismografo.blogspot.com)

Dall'incendio di Notre-Dame rinasca la nuova Europa, quella dei popoli e delle radici cristiane
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento