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Dalla Polonia a Vittorio Veneto per ritrovare gli amici della Gmg

I giovani diocesani hanno ricambiato l’ospitalità ricevuta lo scorso anno accogliendo 50 polacchi.

Dalla Polonia a Vittorio Veneto per ritrovare gli amici della Gmg

«Siamo molto contenti, felici e stupiti per l’accoglienza ricevuta dalle famiglie italiane e conserviamo nel nostro cuore tutti i momenti che stiamo vivendo insieme. Abbiamo visto che l’amicizia è rimasta invariata ed è cresciuta». Fatica a trattenere l’emozione don Mariusz Kostka, il sacerdote a capo del pellegrinaggio dei giovani polacchi che sono giunti a Vittorio Veneto lo scorso 20 luglio. Un pellegrinaggio del tutto particolare, quasi un gemellaggio, che ha luogo ad un anno esatto da quello compiuto dai giovani diocesani a Wozniki, vicino a Cracovia, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù.

Dodici mesi dopo, alcune famiglie diocesane, per la maggior parte della Cattedrale, hanno voluto ricambiare l’ospitalità incontrata in Polonia accogliendo nelle proprie case cinquanta ragazzi. Un’occasione di incontro ed amicizia per rinsaldare il legame precedentemente instaurato, creando un clima di comunione e fraternità.

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«Nel 2016 abbiamo vissuto un’esperienza bellissima - ci dice la vittoriese Giulia - ed ora la stiamo idealmente continuando.  Siamo entrati in contatto con un’altra cultura, per questo non bisogna dimenticare l’aspetto formativo. E, non ultimo, il valore spirituale di questo incontro, che ci ha unito in entrambe le occasioni, sia in Polonia sia in Italia».

Organizzato da don Fabrizio Casagrande e don Marco Dal Magro, col coordinamento della Pastorale Giovanile diocesana, il soggiorno ha avuto un programma serrato, tanto da mettere alla prova la resistenza dei giovani polacchi. Tra i momenti più significativi spiccano l’accoglienza in Seminario con gli sbandieratori della Dama Castellana, la visita alla città di Vittorio Veneto, alle Grotte del Caglieron, al Castello del Vescovo, la messa bilingue in Cattedrale, le gite a Venezia, Caorle e Padova, la visita all’Opera della Provvidenza di Sarmeola,  l’applauditissimo concerto della band “Naam” presso la palestra del Collegio San Giuseppe.

Inoltre, il gruppo è stato accolto - e spesso sfamato - dalle parrocchie di Pinidello, Salsa, Serravalle, Ss. Pietro e Paolo, Cattedrale, San Pietro di Feletto, Santa Lucia, Sarano e Parè.

Durante la visita al Castello di San Martino, i giovani hanno avuto una guida d’eccezione: il vescovo Corrado, che ha spiegato loro, con l’aiuto di una traduttrice, le origini della diocesi. «È bello poter ricambiare - ha detto il vescovo - l’accoglienza ospitale e fraterna ricevuta lo scorso anno da parte delle comunità parrocchiali polacche. Inoltre, questo scambio sottolinea la comunione tra le Chiese, che pur con lingue e luoghi diversi, ci permette di condividere la stessa fede, la stessa speranza e la stessa carità cristiana».

I giovani polacchi hanno salutato i coetanei italiani nella serata di mercoledì 27, non senza qualche lacrima.

«È stata una festa corale - dice don Fabrizio Casagrande -. Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò: dalle famiglie ospitanti, alle tante realtà, associazioni, parrocchie ed enti che hanno impreziosito il soggiorno degli amici polacchi».

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