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ECONOMIA: Autotrasportatori in agitazione

Non scongiurato il rischio di fermo per il 4 aprile

ECONOMIA: Autotrasportatori in agitazione

Agitazione nel mondo dell’autotrasporto. Dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili non ci sono proposte su compensazioni per il caro carburanti. Sulla questione gasolio la Vice Ministra Bellanova ha annunciato che la risposta alla categoria sarà data da un provvedimento generale del Governo di cui ad oggi non si conosce l’entità.

Nulla di fatto quindi per il momento -affermano Michele Varotto, Paolo Fantinato e Gianni Satini rispettivamente Presidenti di Confartigianato Trasporti, Fita Cna, Fai Conftrasporto del Veneto-. In una situazione drammatica con i contagi che rialzano la testa, la Cina che richiude, un conflitto armato in Ucraina, problemi di approvvigionamento e le imprese che tornano a interrompere le produzioni, agli autotrasportatori (autotrasporto merci e trasporto persone) viene richiesto, nuovamente, di tenere in piedi il Paese. Le Federazioni aderenti a UNATRAS, dopo un attento esame delle indicazioni sui possibili interventi presentati nell’incontro del 15 marzo scorso al Ministero dei Trasporti, le hanno giudicate insufficienti.”.

La categoria continua a dimostrare un grande senso di responsabilità nonostante, come spesso è accaduto negli ultimi tempi, le provocazioni e il tentativo di cavalcare il malcontento siano sfociati in momenti di tensione - proseguono i tre Presidenti -. Pur apprezzando le ipotesi illustrate dalla viceministra Bellanova, UNATRAS ribadisce che gli autotrasportatori necessitano di provvedimenti concreti e certi. Ad oggi non è previsto nulla di tutto questo”.

A questo si aggiunge la situazione sempre più insostenibile di atti speculativi, come denunciato dal Ministro Cingolani, che mantengono elevato il prezzo del carburante e degli additivi.

“Ribadiamo -concludono i tre Presidenti Veneti Varotto, Fantinato e Satini- la necessità di avere un confronto costante con la committenza dalla quale ci aspettiamo lealtà e disponibilità, in virtù del senso di responsabilità al quale tutti in questo momento siamo chiamati. Ci appelliamo alle Autorità affinché proseguano i controlli già avviati per contrastare e punire ogni tipo di speculazione che in questo momento risulterebbe particolarmente disonorevole. Solo provvedimenti concreti potranno evitare che il 4 aprile l’autotrasporto debba effettuare l’azione di fermo proclamata oggi”.

Le imprese venete del Trasporto (Trasporto merci–BusOperator–Ncc–Taxi–Logistica) sono 14.195 e danno lavoro a 86.506 addetti.

Un mezzo di 440 quintali di peso complessivo che percorre 150.000 km annui (percorrenza media minima perché il mezzo si ripaghi) percorre 3 km/litro, quindi “beve” 50.000 litri di gasolio all’anno. 1 centesimo di euro in più sul gasolio “pesa” su ogni singola motrice per 500 euro all’anno!

Nella foto, Michele Varotto, Paolo Fantinato e Gianni Satini rispettivamente Presidenti di Confartigianato Trasporti, Fita Cna, Fai Conftrasporto del Veneto

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