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Il giornale del 17 aprile. Edizione digitale

C'è chi li aiuta con intelligenza.

 Il giornale del 17 aprile. Edizione digitale

L'“aiutiamoli a casa loro”, che risuona di questi tempi quando si parla di profughi, odora di razzismo. Inutile negarlo. Ma c’è invece chi – senza sbandierarlo, e qui sta la sostanziale differenza tra il ciarlare politico e la solidarietà vera – da tempo sta operando al fine di permettere alle popolazioni del cosiddetto Terzo Mondo di migliorare le proprie condizioni di vita nei propri Paesi. E lo fa sfruttando le proprie conoscenze e competenze tecniche, l’inventiva e una grande dose di solidarietà: eh sì, perché chi si avventura prima nello studio di queste tematiche, e poi nella sua applicazione pratica, non lo fa di sicuro con l’obiettivo del reddito. Tanto è vero – e lo dimostrano le esperienze che raccontiamo in queste pagine – che spesso gli stessi inventori regalano le proprie creazioni alle popolazioni per cui le hanno pensate, ovvero immaginano di rientrare dalle spese solo dopo anni. Che poi queste esperienze possano avere uno sviluppo anche nella nostra terra è possibile e persino auspicabile. Senza aspettare che il nostro mondo diventi il Terzo. Detto per inciso (soprattutto agli xenofobi che vogliono “aiutarli a casa loro”): un recente rapporto di Concord Europe ha dimostrato che lo sviluppo socio- economico di un Paese stimola la migrazione internazionale...

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