Il giornale del 20 settembre. Edizione digitale
Religiosi, svegliate il mondo
Mancano quattro mesi alla conclusione dell’Anno della vita consacrata, fissata per la festa della Presentazione di Gesù al tempio del 2 febbraio 2016. L’Anno, iniziato lo scorso 30 novembre (prima domenica di Avvento), è stato voluto da papa Francesco in occasione del 50º anniversario della costituzione conciliare “Lumen gentium” e del decreto “Perfectae caritatis” sul rinnovamento della vita religiosa. “Guardare il passato con gratitudine”, “vivere il presente con passione”, “abbracciare il futuro con speranza”.
Sono i tre obiettivi per questo speciale Anno delineati da Francesco. “Ogni famiglia carismatica – spiega il Papa nella Lettera apostolica scritta per l’occasione – ricordi i suoi inizi e il suo sviluppo storico. Raccontare la propria storia è indispensabile per tenere viva l’identità, così come per rinsaldare l’unità della famiglia e il senso di appartenenza dei suoi membri”. In secondo luogo, “attuare in maniera sempre più profonda gli aspetti costitutivi della nostra vita consacrata. La domanda che siamo chiamati a rivolgerci in questo Anno è se e come anche noi ci lasciamo interpellare dal Vangelo; se esso è davvero il ‘vademecum’ per la vita di ogni giorno e per le scelte che siamo chiamati ad operare. Vivere il presente con passione significa diventare ‘esperti di comunione’”, e “offrire un modello concreto di comunità che, attraverso il riconoscimento della dignità di ogni persona e della condivisione del dono di cui ognuno è portatore, permetta di vivere rapporti fraterni”.
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