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Il giornale del 22 gennaio. Edizione digitale

Scuola mica tanto buona.

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L'anno scolastico in corso rischia di passare alla storia come il più tormentato e difficile della storia della scuola italiana. Mai come stavolta, infatti, si è assistito a problemi e ritardi nell’assegnazione delle cattedre agli insegnanti.

La sovrapposizione, e confusione, tra provvedimenti diversi ha portato a quello che è stato definito il più caotico “carosello” di docenti di sempre, con una media di un insegnante su tre che quest’anno ha cambiato cattedra, facendo segnare un +200% rispetto agli anni precedenti, nei quali comunque le cose non andavano nel migliore dei modi. Insomma un anno nero per la continuità e l’efficacia dell’attività didattica.

L’introduzione dei cambiamenti previsti dalla Buona Scuola sta creando, almeno finora, più problemi che benefici, cosicché la scuola italiana in questo disgraziato anno scolastico si rivela non molto buona… Ed anche la pur positiva volontà dal Governo Renzi di voltare pagina rispetto alla cronica situazione degli insegnanti precari, alla fine si rivela una delle cause dell’attuale caos insegnanti.

Se ancora non si è capito, prima che di riforme che vanno a sovrapporsi ad altre riforme, la complessa e troppo burocratizzata macchina organizzativa della scuola italiana abbisogna di semplificazione e di regole chiare e uguali per tutti. Sennò il prossimo settembre sarà ancora caos.

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