Il giornale del 22 marzo. Edizione digitale
Il rispetto del creato anche a tavola.
Più vegetariani, cioè più cristiani. O, se preferite, mangiamo meno carne per essere più fedeli alla Parola di Dio. È l’invito attorno a cui il credente e l’uomo di scienza trovano un accordo e che, in questo 2015 caratterizzato dal grande evento dell’Expo, si fa ancora più urgente. Nella carne la sofferenza della Terra.
La Quaresima, oltretutto, per i cristiani è il tempo più opportuno per riflettere su questi grandi temi. Un tempo opportuno anche per informarsi, per aggiungere qualche conoscenza che rende più consapevoli e orienta le scelte e i comportamenti. Nella carne, intesa come cibo, sta una delle questioni di fondo del pianeta.
È che, quasi sempre, dinanzi ad una bistecca o ad un etto di prosciutto, non ce ne rendiamo conto. «Oggi la produzione di cibo nel mondo – rimarca Gianni Tamino, già docente di biologia all’Università di Padova, – è sufficiente per il doppio della popolazione mondiale: l’ha detto di recente anche papa Francesco. Ciononostante abbiamo un miliardo di persone che soffre la fame».
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento