Il giornale del 26 aprile. Edizione digitale
Tante convivenze... perchè?
Meglio la convivenza che il matrimonio. Tra le giovani coppie sono sempre più numerose quelle che la pensano così. Lo dimostrano i dati attuali: per ogni matrimonio celebrato ci sono cinque coppie di fatto. E le statistiche evidenziano un’accelerazione di questa tendenza avvenuta negli ultimi anni: da una parte c’è il calo dei matrimoni, sia quelli religiosi che quelli civili; dall’altra la diffusione delle coppie che scelgono di andare a convivere. Il rapporto Istat fotografa la popolazione al 2013, e i dati nazionali trovano riscontro anche a livello locale. Nella Marca ha registrato circa 1.800 matrimoni celebrati, stimando in circa 9 mila le famiglie di fatto (il dato nazionale del 2013 è di 194.057 matrimoni celebrati e 970.285 nuove convivenze). E, ovviamente, stanno calando drasticamente anche i matrimoni religiosi: in diocesi di Vittorio Veneto, mentre nel 2003 sono stati 929, nel 2013 se ne sono contati 534, pari a un -42,5%. Quello delle convivenze che si diffondono a macchia d’olio è un fenomeno di cui tutti si rendono conto. Ma poche sembrano le attenzioni nei confronti di questo cambiamento che sta avvenendo nei nostri paesi, per cercare di cercare spiegazioni, mettere a fuoco le motivazioni che stanno alla base di questo diffuso orientamento, ma ancor più gli effetti che ne derivano. Unioni di fatto senza alcun vincolo.
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