Il giornale del 4 giugno

Sulla figura del laico, cioè il cristiano battezzato, papa Francesco è intervenuto con sottolineature davvero sorprendenti in alcuni recenti discorsi. Basti pensare alla sua lettera al presidente della Pontificia Commissione dell’America Latina del 19 marzo 2016 o – più di recente – al suo discorso ai partecipanti al congresso della Fiac del 27 aprile 2017 oppure al discorso all’Azione cattolica italiana del 30 aprile scorso. Di per sé si tratta di contenuti che fanno parte del magistero di questi ultimi decenni e della visione del laico maturata grazie soprattutto all’esperienza del Concilio Vaticano II. E tuttavia questi medesimi contenuti sono espressi dal Papa con una forza e con una incisività che non lasciano alibi e chiedono di agire in fretta. Abbiamo richiamato – qui a lato – alcune delle espressioni del Papa che ci sono parse più significative ed efficaci. Ne emerge l’immagine di un laico appassionato per il Regno di Dio, del quale sono riconosciute appieno dignità e autonomia, protagonista della vita ecclesiale, certo, ma anche e soprattutto protagonista della vita del mondo. Un laico capace di portare la novità del vangelo nella cultura, nella politica, nella società, al di fuori delle mura rassicuranti delle parrocchie e dei contesti ecclesiali. Ci siamo domandati se le nostre comunità stiano accompagnando a facendo crescere questo laicato, auspicato da papa Francesco. Lo abbiamo chiesto ad un sacerdote e a tre laici della nostra diocesi. AM

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