Il giornale del 9 luglio
Le scuole dell'infanzia si svuotano.
Si è concluso nei giorni scorsi anche l’anno scolastico delle scuole dell’infanzia. In gran parte nel nostro territorio sono paritarie, gestite dalle parrocchie. Anche se sono giunte le vacanze, la loro è una realtà che per più motivi necessita di attenzione immediata. Innanzitutto perché si continua a registrare un calo inesorabile delle iscrizioni. Dopo che nel 2009- 2010 nelle scuole dell’infanzia trevigiane e venete si era raggiunto un picco di frequentanti, anno dopo anno il calo è stato progressivo: nella Marca dal 2009-2010 ad oggi ci sono almeno 2.500 iscritti in meno, mentre nel Veneto si è passati dai 94.423 del 2009-2010 agli 81.464 del 2016-2017. E non è affatto finita.
«Con le nuove iscrizioni di febbraio - spiega Stefano Cecchin, presidente regionale della FISM, la Federazione delle scuole dell’infanzia paritarie - abbiamo registrato una flessione media su base regionale tra il 7% e il 9%, ma alcune zone presentano delle criticità che alzano il valore anche al 15% in un solo anno». Quest’ultimo calo si aggiunge a quel che è accaduto negli anni precedenti: «Negli ultimi cinque anni - afferma Cecchin - in Veneto sono state chiuse 10 scuole all’anno, cioè abbiamo 50 scuole in meno; abbiamo perso circa mille bambini all’anno, cioè in tutto 5 mila bambini; hanno perso il posto di lavoro 50 dipendenti all’anno per un totale di circa 500 dipendenti.
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