Il giornale del 9 novembre. Edizione digitale
Primo: non sprecare il cibo.
Lo spreco del cibo è un peccato sociale e rappresenta una sconfitta per il sistema socio-economico. Gli alimenti che finiscono nella spazzatura anziché nel piatto sono prova di inefficienza per l’intera filiera che va dalla produzione nel campo alla trasformazione alla distribuzione, fino alla vendita al consumatore. Magari si potrà dire che c’è un guadagno economico non c’è problema. Se, però, l’analisi degli alimenti che vengono sprecati tenesse conto di tutte le conseguenze – economiche, sociali, ambientali – il bilancio è certamente negativo. Continuare con un sistema che butta via costantemente una parte consistente della propria produzione alimentare è un nonsenso. È come se andassimo al distributore ed ogni 10 litri di benzina acquistata ne buttassimo via 2- 3… Basterebbe che comprassimo solo ciò che ci serve. Basterebbe stare attenti ad evitare che il cibo vada a male.
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