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Il giornale dell'8 maggio. Edizione digitale

Che acqua scorre sotto di noi?

Il giornale dell'8 maggio. Edizione digitale

E' un po’ come nascondere la polvere sotto il tappeto: prima o poi ci si ritrova con lo sporco; oltretutto avendone accumulato di più e senza avere trovato il modo di rimuoverlo e smaltirlo. Il caso Pfas, che sta coinvolgendo le popolazioni di decine di Comuni veneti soprattutto nel Vicentino e Padovano, ha portato un’altra volta alla ribalta il problema delle tante forme di inquinamento dell’acqua che si riscontrano, anche nel nostro territorio. Rilevazioni di valori e situazioni pericolose per la salute ne sono venute varie, nel corso degli anni. E ogni volta si constata che i problemi poi non sono mai stati superati del tutto, con tracce degli inquinanti che si continuano a rilevare anche a distanza di decenni: per l’atrazina come per i nitrati, per il mercurio come per i fitofarmaci. Se si dovesse fare una graduatoria, l’inquinamento dell’acqua prevarrebbe su altre forme di inquinamento, ad esempio quello dell’aria, poiché non c’è vento che possa spazzare via le sostanze inquinanti dall’acqua, né è possibile intervenire nelle falde acquifere, nei corsi d’acqua, nei terreni imbevuti di veleni, se non con qualche palliativo o tentativo di diluizione.

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