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Il progetto "Secondo Annuncio" - Video

Le testimonianze dei partecipanti diocesani al laboratorio di Santa Cesarea Terme (Le)

Il progetto "Secondo Annuncio" - Video

Nella splendida location di Santa Cesarea Terme (LE), dal 3 al 10 luglio si è tenuto il quarto laboratorio del “Progetto Secondo Annuncio”: un percorso articolato in una serie di tappe, che - coordinate dall’équipe di fratel Enzo Biemmi - hanno avuto il loro inizio nel 2013. Mostrare la bellezza, la desiderabilità e l’autentica umanità del messaggio evangelico: questo è il senso del “secondo annuncio”. Se il “primo annuncio” è far conoscere il vangelo, il “secondo annuncio” infatti intende mostrare come il messaggio cristiano renda la vita degli uomini più bella e più vera: in sostanza, autenticamente umana. Il tema del laboratorio del 2016 – il quarto, come detto – è stato “Legarsi, lasciarsi, essere lasciati, ricominciare”.

Ci si è occupati pertanto dell’ambito della vita affettiva e del legame tra l’uomo e la donna, con le sue potenzialità e le sue vulnerabilità: un luogo imprescindibile e centrale nella vita di ogni essere umano, nel quale – questa la sfida! – il messaggio evangelico ha qualcosa da dire e una novità (pasquale) da portare. Non si è trattato di un convegno ma di un vero e proprio “laboratorio”, che ha coinvolto a vari livelli i partecipanti. Infatti, sono state proposte certamente delle relazioni, ma alla riflessione e al dibattito hanno fatto seguito l’approfondimento di prassi pastorali e l’elaborazione di sintesi condivise.

Fratel Enzo Biemmi ha chiarito il filo rosso delle giornate; don Giuseppe Laiti ha evidenziato la pertinenza teologica del tema della misericordia; il prof. Giuseppe Savagnone ha proposto una lettura filosofico-culturale del tempo in cui viviamo; la pastora Lidia Maggi ha enucleato in chiave biblica alcune caratteristiche della relazione uomo-donna; il prof. Andrea Grillo ha presentato con passione le novità della Amoris Laetitia di papa Francesco… Si sono ascoltate anche le voci di numerose “esperienze” – come  l’accompagnamento di coppie in preparazione al matrimonio e alla famiglie delle diocesi di Padova e Bari o l’accompagnamento di separati e divorziati risposati della diocesi di Verona – che sono state oggetto di confronto nei lavori di gruppo. In ogni caso, numerosi gli spunti offerti da queste giornate: la cura dell’accoglienza delle persone e degli aspetti organizzativi, l’affiatamento dell’équipe “Progetto Secondo Annuncio”, il clima di relazioni calde tra i partecipanti, la modalità della preghiera che ha valorizzato con originalità la via dell’arte e del coinvolgimento personale, le verifiche attuate anche grazie a degli osservatori che alla fine dell’esperienza hanno relazionato a partire dal loro punto di visuale (davvero acuta l’analisi proposta dal prof. Van den Bossche, belga e presidente dell’équipe europea di catechesi!)… solo per citarne alcuni.

Complessivamente, al laboratorio di Santa Cesarea hanno partecipato più di cento persone, ben affiatate, provenienti dalle varie diocesi d’Italia. Tra queste anche cinque rappresentanti della diocesi di Vittorio Veneto, che – eccetto lo scrivente – erano parte integrante dell’evento e hanno contribuito efficacemente alla sua realizzazione: don Andrea Sech e Annamaria Marchi dell’ufficio catechistico diocesano, Cristina Falsarella dell’ufficio arte sacra e Andrea Quadrio per il servizio informatico. Presenti anche alcuni vescovi, in particolare mons. Renato Marangoni, vescovo di Belluno di recente ordinazione, che da anni collabora con competenza con l’équipe del “Progetto Secondo Annuncio” e ha proposto – come vescovo – una sua rilettura del significato della Amoris Laetitia.

Per ulteriori informazioni: http://www.secondoannuncio.it/

Alessio Magoga

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