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“Le fiabe d'argento”, pura energia sul palco!

Hanno realizzato una nuova produzione: “Don Chisciotte”.

“Le fiabe d'argento”, pura energia sul palco!

C'era una volta un gruppo di donne e uomini dai capelli d’argento che raccontava fiabe. Portava un po’ di magia e spensieratezza ai bambini delle scuole dell’infanzia e delle elementari. Questo accadeva nel 2007. L’anno successivo, al gruppo si unirono altre persone dai capelli d’argento e misero in scena “I musicanti di Brema”. Nel 2009 arrivò lo scenografo e il secondo spettacolo itinerante “Il pifferaio di Hamelin”.

Il 2010 fu l’anno di “Hänsel e Gretel”, il 2011 de “Il tenace soldatino di stagno” e fu l’ultima fiaba raccontata dal gruppo, quella che segnò il salto di qualità, che portò il gruppo in tournée in giro per l’Italia e anche a Castanet Tolosan, dove lo spettacolo venne presentato in italiano e in francese. Loro sono le “Fiabe d’argento”, un’associazione di promozione sociale di Santa Lucia di Piave, che quest’anno festeggia i dieci anni di fondazione in un crescendo di numeri, spettacoli e qualità teatrale. Nel 2012 finisce l’era delle fiabe e comincia quella dei racconti. “Fiabe d’argento” porta in scena “Il libro della giungla”, poi “Le avventure di Pinocchio” (2013) e l’anno successivo inizia l’era dei classici con “Le avventure di Ulisse” (2014). Entrambi questi ultimi due spettacoli fanno contare cinquantadue esibizioni annuali ciascuno.

Il 2015/2016 è la volta di “Renzo e Lucia”. I trentacinque volontari di “Fiabe d’argento” sono over 65 con tre outsider tra gli 80 e gli 83 anni. Recitano, cantano, suonano e ballano. La scena, il coro, la band, i costumi: così le donne e gli uomini dai capelli d’argento mettono a frutto i loro talenti oppure li scoprono, coltivano relazioni intergenerazionali, vivono un’avventura umana e culturale. E vederli recitare, cantare, suonare e ballare, è energia pura.

“Fiabe d’argento” è rock. E solo un gruppo rock poteva pensare di festeggiare il decennale mettendo in scena “Don Chisciotte della Mancia”, un capolavoro della letteratura spagnola da mille pagine. Insieme al Cavaliere Errante e a Sancho Panza indaga il gioco degli specchi tra fantasia e realtà, tra sogno e concretezza, tra la tenacia nel sostenere le proprie convinzioni e il battersi contro l’impossibile.

«Perché la realtà non è univoca – spiega Marilena Zanetti, presidente dell’associazione e sceneggiatrice dello spettacolo insieme al marito Roberto Gerometta –. Tutti noi abbiamo dentro il nostro opposto. Lo spettacolo ci invita a leggere la realtà da più punti di vista, quello olistico che ci porta a vedere l’altro non solo come nemico». Quanto mai attuale. «E in Don Chisciotte non c’è mai un unico punto di vista sulle cose – aggiunge Gerometta –. La vita è piena di contraddizioni».Il linguaggio è semplice perché lo spettacolo teatrale deve essere un ponte tra le generazioni. Le prossime date aperte al pubblico (non dedicate esclusivamente a scuole e casa di soggiorno): 12 maggio alle 20.45, Mareno di Piave, centro culturale; 10 giugno alle 20.45, Santa Lucia di Piave, Palacastanet; 24 giugno alle 20.45, Brugnera, canevon di Villa Varda; 8 ottobre alle 20.45, Santa Lucia di Piave, Palacastanet.

Elisa Giraud

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