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Nazareth: ancora atti di fanatismo anticristiano

Da Nazareth il vescovo Giacinto-Boulos Marcuzzo, originario di San Polo di Piave, ci invia nuove segnalazioni di atti di fanatismo anticristiano in Israele.

Nazareth: ancora atti di fanatismo anticristiano

Da Nazareth il vescovo Giacinto-Boulos Marcuzzo, originario di San Polo di Piave, ci invia nuove segnalazioni di atti di fanatismo anticristiano in Israele. Questa volta gli atti vandalici hanno toccato da vicino il sacerdote originario della nostra diocesi padre Pietro Felet.Ecco la traduzione del comunicato stampa redatto in arabo dal Segretariato generale delle scuole cattoliche in Israele.Cari direttori, professori, impiegati e studenti,

in occasione della riunione che si è svolta oggi, 30 aprile 2014, l’Amministrazione del Segretariato Generale, ha denunciato con forza gli atti violenti, citando in modo particolare i seguenti. Le azioni compiute recentemente da fondamentalisti, contro le nostre chiese e i nostri luoghi santi, ci lasciano profondamente costernati e ci spingono a porre questa domanda: che educazione hanno ricevuto questi fondamentalisti?

Tra gli ultimi atti, ricordiamo ancora quello che è stato compiuto all’Abbazia di Latroun; poi quello al Monastero di Deir Rafat e ora contro le chiese di Tabgha e di Bassa, senza dimenticare la lettera di intimidazione inviata a S.E. il vescovo Boulos Marcuzzo con la quale ogni cristiano e ogni uomo dalla coscienza viva viene minacciato.

In risposta a tutto ciò, sempre nello spirito di carità che vogliamo seminare nelle nostre scuole, dichiariamo che non abbiamo paura perché “Dio è con noi”. Non abbiamo paura di nessuno però abbiamo paura per ciascuno. Queste minacce le prendiamo sul serio perché temiamo per i nostri figli. È per questo motivo che ci rivolgiamo ai responsabili civili perché vengano prese misure di protezione.

Annunciamo anche che la prima ora di lezione del prossimo lunedì 5 maggio (la data menzionata nella lettera di minacce), sarà dedicata a una lezione di educazione e sensibilizzazione per i nostri studenti. I professori potranno discutere coi loro allievi in merito agli avvenimenti recenti e valutare come gestire questa situazione con sapienza.

Chiediamo inoltre a ogni direttore di scuola di inviare una lettera di lamentela alla stazione di polizia più vicina al proprio istituto, affinché venga assicurata la protezione dei nostri cari allievi.

Proclamiamo infine che i nostri simboli religiosi resteranno alti nel nostro paese e nella nostra patria. Confidiamo in Dio e ripetiamo col Salmo: “non temo alcun male, perché Tu sei con me”.

Uniamo la nostra voce a quella degli Ordinari Cattolici di Terra Santa che hanno pubblicato un comunicato.

Coi nostri migliori saluti, con affetto e rispetto.

P. Abdelmassih Fahim, OFM

Segretario Generale delle Scuole Cattoliche in Israele

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