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Nei giorni scorsi si è concluso l'Euromoot 2019

Ora però l'avventura dei giovani Scout d'Europa continua

Nei giorni scorsi si è concluso l'Euromoot 2019

Si è concluso sabato 3 agosto con l’udienza del Santo Padre e la S. Messa nella Basilica vaticana presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco l’Euromoot 2019 “Parate viam Domini” che ha portato a Roma oltre cinquemila giovani di UIGSE – FSE provenienti da una ventina di nazioni.

“Date, sempre così, in avanti; non con la voglia di possedere che porta sempre indietro: Date e vi sarà dato. Sarà il dono a riempirvi la voglia.Vi auguro, cari Scolte e Rover d’Europa, di essere degli apri-strada sulla via del dono, apri-strada su questa via del dono, del dare” ha detto Papa Francesco ai giovani appartenenti all’Unione Internazionale delle Guide e degli Scout d'Europa, UIGSE – FSE, convenuti a Roma.

Il messaggio integrale ed il video della udienza sono disponibili al seguente link: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2019/8/3/scouts-europa.html.

Tra i momenti più emozionanti dell'Udienza con il Santo Padre, il canto della Promessa scout che i giovani hanno intonato ciascuno nella propria lingua al termine dell'intervento di Papa Francesco. Questo canto è stato quasi una risposta alle parole del Papa, un “Sì” a costruire l'Europa che il Papa auspica.

Gruppi composti da 30 a 50 giovani di 2 o 3 nazionalità diverse hanno marciato lungo i Cammini storici di Umbria, Abruzzo, Toscana e Lazio sulle orme di grandi Santi come San Paolo, i Santi Cirillo e Metodio, San Francesco d’Assisi, San Benedetto da Norcia o Santa Caterina da Siena, Santi che oltre ad essere, alcuni tra di loro, Patroni D’Europa, rappresentano con la loro vita una ideale traccia da seguire alla riscoperta dell’eredità culturale cristiana. 

In questa fase i giovani hanno partecipato alle attività dei mobilia scriptoria, sulla scorta del grande impegno del monachesimo benedettino che ha permesso la trasmissione della cultura e della fede dopo il tramonto dell’età classica. Ad ogni cammino è stato associato un Vangelo e lungo questi cammini i giovani si sono esercitati, in una sorta di Lectio Divina, a riflettere su di un versetto evangelico assegnato, che hanno poi ricopiato a mano. Sono stato così trascritti interamente i Vangeli che, con i commenti delle Scolte e dei Rover sono stati rilegati e donati al Santo Padre.

Nei punti prestabiliti di incontro nei pressi di Roma, le Scolte ed i Rover hanno fatto conoscenza reciproca delle tradizioni e delle caratteristiche di ciascuna Nazione partecipante, ascoltato conferenze di carattere storico e spirituale e, suddivisi in laboratori tematici, si sono dedicati  all’apprendimento di nuove competenze, dal canto al valore della custodia della terra dono di Dio, alle tecniche scout di vita all’aperto.

Infine il 3 agosto a Roma, tutti i partecipanti, partendo dai 4 punti alle porte della città, si sono ritrovati all’interno dell’Aula Nervi per vivere l’udienza con Sua Santità Papa Francesco, 25 anni dopo quella ottenuta da  San Giovanni Paolo II per poi, in un secondo momento, trasferirsi all’interno della Basilica di San Pietro per partecipare alla Santa Messa conclusiva presieduta da Sua Eminenza il Cardinal Bagnasco .

”Voi avete il vigore degli anni giovanili, anni pieni di sogni e di speranze, di ardimento e di promesse ma ricordate, la giovinezza del cuore non ha età: gli anni scorrono veloci ma la giovinezza deve restare sempre seppure velata da quella patina di saggezza che il tempo dona a chi lo abbraccia serenamente. Per questo possiamo dire che le parole di Giovanni fanno bene a tutti noi” ha spiegato il cardinale arcivescovo di Genova alle Scolte e ai Rover presenti in Basilica ricordando il motto dell’Euromoot 2019 “Parate viam domini”.

La risposta che sale dalla tomba di Pietro alle parole del Precursore, San Giovanni Battista, sono i martiri e i santi, donne e uomini che hanno dato la vita per Gesù, santi che insieme a una moltitudine hanno preparato le vie di Dio. Il sacrificio è l’altro nome dell’amore e la gioia è fidarsi di Gesù, ha ribadito il cardinale, La fede non è un insieme di emozioni o di buoni sentimenti, la vita cristiana è vivere riferiti a Cristo. I santi hanno compreso che la cosa più importante dell’esistenza non è essere importanti ma essere utili e che la libertà non è fare ciò che si vuole ma scegliere il bene e la verità. 

Fonte: Comunicato stampa
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