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Oltre mille persone all'Isola dei Morti per Mille Papaveri Rossi

Sabato sera, nell'ambito di “Aspettando l’Adunata del Piave”.

Oltre mille persone all'Isola dei Morti per Mille Papaveri Rossi

Oltre mille persone hanno partecipato sabato sera allo spettacolo “Mille Papaveri Rossi” nella suggestiva cornice dell’Isola dei Morti, a Moriago della Battaglia. Lì dove si svolsero tragici e furiosi combattimenti durante la prima Guerra Mondiale, fondamentali per la vittoria italiana, sono state rievocate le storie dei soldati, i loro sogni, le speranze, le paure, il coraggio senza dimenticare la popolazione civile che subì violenze di ogni genere. L’evento rientra nel programma “Aspettando l’Adunata del Piave” ed è stato fortemente voluto dalla Sezione ANA di Valdobbiadene, coordinato dal Comune di Moriago, con il coinvolgimento di tante associazioni del territorio.

Ecco dunque il taglio del nastro effettuato dal sindaco Giuseppe Tonello; accanto a lui i presidenti delle 4 Sezioni Ana che organizzano l’Adunata: Raffaele Panno di Treviso, Francesco Introvigne di Vittorio Veneto, Aldo Vidotto vice di Conegliano e il “padrone di casa” tra le penne nere, Valentino Baron. In prima fila anche il consigliere nazionale ANA Michele Dal Paos e il vicepresidente di Belluno Lino De Prà.

Commovente lo scenario illuminato da tante fiaccole che hanno guidato i partecipanti in un viaggio nella memoria grazie alla multivisione su grande schermo proposta dal Fotoclub Sernaglia, alle letture sceniche di Cristina Battistella e Stefania Mazzocut accompagnate dalla fisarmonica di Floris Mariotto con la regia di Monica Stella. La musica che addolcisce il cuore è stata proposta dal Corpo Bandistico di Moriago della Battaglia 1827 diretto dal Maestro Gianni Moretton. I mille papaveri rossi sono quelli cantati da Fabrizio De Andrè nell’indimenticabile “Guerra di Piero” ma sono anche i red poppy: nella tradizione anglosassone fiori-simbolo della commemorazione dei morti in guerra e simbolo dell’Armistice Day. L’Isola dei Morti, ora parco monumentale e naturalistico, assunse un significato storico durante la controffensiva italiana dell’ottobre 1918, quando gli Arditi per attaccare le truppe Austro-Ungariche passarono in questo punto e qui avvenne una delle più sanguinose e cruente battaglie della prima Guerra Mondiale. Da questi fatti iniziò il percorso che portò alla liberazione di Vittorio Veneto e alla vittoria finale. Fin dalla fine del conflitto, il luogo fu deputato alla memoria ed alla pietà popolare, colpite dal continuo emergere di resti, armi e soldati dalla ghiaia del fiume Piave.

“Non dimentichiamo che al Comune di Moriago è stata assegnata la medaglia d’oro al valor civile per il profugato per le sofferenze patite dalla popolazione” ricorda il presidente della Sezione ANA di Valdobbiadene Valentino Baron.

L’idea per la realizzazione di questa serata, svoltasi per la prima volta il 24 maggio 2015, nasce dalla volontà di ben sette associazioni del comune di Moriago, oltre che dall’Amministrazione stessa, affinché il tutto si potesse concretizzare: il Corpo bandistico di Moriago della Battaglia 1827, il Fotoclub di Sernaglia, il Gruppo Alpini di Moriago, il Gruppo Alpini di Mosnigo, la Pro Loco di Moriago, il Gruppo Artiglieri di Mosnigo e Moriago, l’associazione Cis di Mosnigo.

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