REGIONE VENETO: approvata la legge sulla rideterminazione dei vitalizi
Per la Regione comporterà una riduzione di spesa di circa 1,6 milioni di euro all'anno
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato, con 43 voti favorevoli e una astensione, al progetto di legge regionale n. 435 “Norme per la rideterminazione degli assegni vitalizi e degli assegni di reversibilità” di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio.
Il Progetto di legge approvato introduce nel sistema dei trattamenti differiti un parametro, ovvero un differenziale tra quanto versato e quanto percepito ai sensi delle leggi regionali vigenti che tende a ricondurre le somme attualmente in erogazione a titolo di assegno vitalizio e di reversibilità nell’alveo del sistema contributivo; si tratta di una conseguenza dell’intesa raggiunta il 3 aprile scorso in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
L’avvio del nuovo sistema, che prevede cinque scaglioni per il riconteggio, comporterà una riduzione di spesa di circa 1,6 milioni di euro sugli 11 annui stanziati a favore dei 193 beneficiari di assegni vitalizi e dei 49 titolari di assegni di reversibilità, cui corrisponde un taglio ai medesimi benefici tra il 12 e il 17%, più incisivo - prossimo al 30% - per gli assegni relativi alle prime legislature, mentre per quelli riferiti alle legislature successive, nel corso delle quali la soglia di contribuzione da parte dei Consiglieri è stata più elevata, il taglio in questione risulterà inferiore. È previsto, inoltre, che l’ammontare del vitalizio così rideterminato non possa comunque essere inferiore alla soglia di 1.026 euro.
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