Attualità
stampa

REGIONE VENETO: caporalato, intesa tra istituzioni

Sottoscritto un protocollo di intesa

REGIONE VENETO: caporalato, intesa tra istituzioni

“Vogliamo attivare tutte le antenne e gli strumenti per difendere qualità, competitività e sviluppo di un settore che conta 65 mila aziende, circa 174 mila occupati, 350 prodotti tipici e che vale 6 miliardi di Pil. L’agricoltura veneta è la seconda d’Italia, dopo la Lombardia, e non vogliamo che sia inquinata da fenomeni di sfruttamento e dalle reti deliquenziali del caporalato. Il caporalato rappresenta una nuova forma di schiavitù e  una ‘droga’ della libera economia di mercato”. Questa la premessa che il presidente della Regione ha voluto apporre alla firma odierna, a palazzo Balbi, del protocollo di intesa tra istituzioni per contrastare il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. Siglato tra tra  Regione Veneto, Veneto Lavoro, Agenzia nazionale per le politiche del lavoro, Ispettorato interregionale del lavoro, Inps, Inail, sindacati, associazioni datoriali e rappresentanze delle cooperative del mondo agricolo, il patto impegna i sottoscrittori a condividere le banche dati e a fare squadra per prevenire e contrastare fenomeni di sfruttamento lavorativo e pratiche illegali nei lavori agricoli. A sottoscriverlo sono stati gli assessori regionali al lavoro, all’agricoltura e alle politiche sociali, il presidente dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro Domenico Parisi, il direttore dell’Ispettorato interregionale del lavoro di Venezia Stefano Marconi, la direttrice regionale Inail Daniela Petrucci, il direttore regionale Inps Veneto Maurizio Emanuele Pizzocaroli, il direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone, i rappresentanti dei sindacati di categoria Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Andrea Gambillara, Andrea Zanin e Giuseppe Bozzini, il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passerini, il direttore di Confagricoltura veneto Luigi Bassani, il presidente di Coldiretti veneto Daniele Salvagno, il presidente di Confcooperative Veneto Ugo Campagnaro, il responsabile dell’unità regionale di crisi Mattia Losego. In precedenza avevano aderito al protocollo di intesa anche Legacoop e Agri Veneto. 

L’intesa, costruita nel solco del legge nazionale 199/2016 contro il caporalato e preceduta dal tavolo tecnico regionale istituito nel luglio scorso su istanza delle associazioni sindacali, impegna tutti gli enti a: 1) promuovere concrete azioni per rafforzare le condizioni di legalità, di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro del settore agricolo, ed efficaci azioni di informazione e tutela dei diritti dei lavoratori, con particolare riferimento alle vittime di grave sfruttamento; 2) prevedere, in osservanza della normativa in materia di trattamento dei dati personali, lo scambio di informazioni; rilevanti, anche tramite l’eventuale condivisione di dati statistici, in modalità aggregata, per rendere maggiormente efficace ed efficiente l’azione di controllo sul territorio; 3) a suggerire all’Amministrazione regionale l’adozione di misure e politiche tali da contrastare i fenomeni di caporalato e sfruttamento lavorativo.

In particolare, Veneto Lavoro avrà il compito di monitorare con report periodici il mercato del lavoro in agricoltura. La Direzione lavoro della Regione, insieme ad Anpal e a Veneto lavoro, è impegnata a rendere più trasparente l’incrocio tra domanda e offerta nel settore agricolo e a promuovere i servizi offerti dai Centri per l’impiego alle aziende del comparto.  E tutti i vari enti, in particolare quelli con funzioni di vigilanza e controllo, dovranno condividere banche dati e rilevazioni statistiche al fine di evidenziare eventuali ‘zone grigie’ e prevenire forme di caporalato e di sfruttamento lavorativo. Sarà inoltre costituito un Comitato tecnico tra tutti i sottoscrittori dell’accordo per accompagnare il piano degli interventi di contrasto e valutare l’efficacia delle politiche adottate.

Il protocollo sarà strumento di supporto anche ai progetti operativi di prevenzione e contrasto al caporalato presentati da realtà venete  in risposta al bando da 23 milioni di euro indetto dal Ministero del lavoro, con risorse Fami, su input del Tavolo nazionale di lotta al caporalato in agricoltura. “La graduatoria sarà resa nota a giugno – ha anticipato Tatiana Esposito, dirigente del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e coordinatrice della segreteria del tavolo nazionale anti-caporalato – Dai vari territori del paese sono arrivati progetti per un valore complessivo di oltre 125 milioni e il Veneto ha risposto molto bene, concorrendo al bando con numerosi progetti di qualità”.

REGIONE VENETO: caporalato, intesa tra istituzioni
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento