Regione: 1 milione ai comuni che impiegano anziani a basso reddito
"Non solo sorveglianza traffico ma anche trasporto sociale", così l'assessore regionale veneto Bendinelli ha confermato il finanziamento di 1 milione di euro da destinare ai comuni.
Redazione Online
26/11/2014

"L'Assessorato regionale ai servizi sociali riconfermera' nel proprio bilancio il finanziamento di un milione di euro per i Comuni che presentino progetti in cui siano coinvolti anziani attivi a basso reddito che svolgano importanti azioni di supporto sociale. Parliamo ad esempio di azioni d'aiuto nel trasporto sociale, o nei centri di sollievo per gli ammalati di Alzheimer e anche nell'attivita' dei 'nonni-vigile' che cosi' tanto gradimento hanno presso le famiglie venete". Lo ha detto ieri a Venezia, l'Assessore regionale ai servizi sociali Davide Bendinelli, incontrando i rappresentanti dei Comuni sul tema del servizio civile anziani, che in Veneto ha un'esperienza di quattro anni, istituito dalla legge regionale n.9 del 2010. Da allora sono stati indetti bandi annuali  per premiare i progetti migliori presentati dai comuni. Nel 2013 sono stati presentati 754 progetti con un totale di 2800 persone sopra i 60 anni a basso reddito.

"I progetti non si fermano solo alla sorveglianza del traffico fatta nei pressi delle nostre scuole - ha spiegato Bendinelli - ma si sono allargati ad altri compiti di volontariato fondamentali nel settore, ad esempio, del trasporto sociale di altri anziani in strutture sanitarie o per altre necessita' o dell'accoglienza di altri anziani malati di Alzheimer nei centri sollievo presso le strutture residenziali. Voglio dire grazie, a nome della Giunta regionale e mio personale, a tutti questi nostri anziani attivi, buoni cittadini, operatori di volontariato piu' che mai necessari alla nostra tenuta sociale e a sostenere il nostro senso di comunita'". "La situazione peggiora di anno in anno, di mese in mese - ha affermato l'Assessore - e continuo a sperare a dispetto di tutto che l'Italia e i nostri Comuni riescano con un colpo di coda ad invertire questa realta' economica e sociale cosi' negativa che si ripercuote anche sulla realta' sociale e dei servizi".