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SERVIZIO CIVILE: “Necessari 300 milioni annui per il triennio 2021-2023”

L'appello dei 127 enti del Cnesc al Governo

SERVIZIO CIVILE: “Necessari 300 milioni annui per il triennio 2021-2023”

“Alla vigilia della proposta del Governo di legge di stabilità 2021, riteniamo necessario richiamare la vostra attenzione sulla situazione e le prospettive del Servizio civile universale. Questo istituto repubblicano, senza una vostra scelta di dotazione di fondi adeguati, andrà in crisi già nel 2021”. Lo scrivono i 127 enti del Cnesc in una lettera indirizzata al governo, che entro il 20 ottobre dovrà presentare al Parlamento la Legge di Bilancio.

Gli enti chiedono di finanziare in maniera adeguata il Servizio civile universale, dal momento che “allo stato attuale risultano stanziati dall’ultima Legge di stabilità 99 milioni di euro per il 2021 e 104 per il 2022: con tali cifre gli avvii precipiterebbero dai 53mila del 2018 ai 18mila del 2021”.

Il monito è il seguente: “Senza una dotazione finanziaria che stabilizzi a 50.000 posizioni all’anno le opportunità di accesso dei giovani ai programmi di servizio civile, questa esperienza imploderà”. Per realizzare questo obiettivo, da più parti, si ritiene necessario “un budget annuale minimo di 300 milioni di euro”. Ma “la legge di stabilità 2020 aveva stanziato 99 milioni per il 2021 e 104 milioni per il 2022”.

Serve, quindi, “una scelta politica del Governo, che superi le scelte dei Governi precedenti di contare su rincorse a fondi aggiuntivi in corso d’anno, peraltro arrivati con il contagocce e in misura comunque insufficiente”. “Una dotazione di 300 milioni annui per il triennio 2021-2023 permetterebbe di attuare la programmazione triennale – continua la lettera –, definita con il decreto del 4 novembre 2019 del ministro Spadafora, adeguandola alle mutate esigenze e situazioni dei vari territori del nostro Paese, con una ripresa di servizio anche all’estero”.

Somma che arrecherebbe benefici, secondo Cnesc, anche per giovani ed enti del Terzo settore: “Permetterebbe di venire incontro alla richiesta di partecipazione dei giovani (nei soli tre anni trascorsi sono state più di 188.000 le domande non accolte per assenza di posti di impiego) dando una risposta positiva alla disponibilità all’impegno che hanno esplicitamente manifestato in questi mesi”. “Nello stesso tempo – conclude la lettera –, sosterrebbe le organizzazioni di Terzo settore e gli enti pubblici nella realizzazione delle loro attività verso i cittadini”.

Fonte: AgenSIR
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