Turismo. Feralberghi: "Il Veneto è troppo dipendente dai tedeschi"
"Se si inceppa la locomotiva tedesca per noi andrà malissimo", spiega Marco Michielli, presidente degli albergatori della regione.

''Troppo dipendenti dal mercato tedesco e austriaco, se si inceppa la splendida locomotiva tedesca per noi va malissimo: fino a prima della crisi del 2008 la ripartizione dei turisti nel Veneto registrava il 60% di presenze italiane e il 40% di stranieri. Adesso questo 60% e' come 'evaporato', siamo a circa il 20% di presenze di turisti italiani, e questi sono i numeri veri della crisi''.
''Stiamo tenendo i prezzi bloccati, ma nonostante questo siamo fuori mercato''. Il presidente di Federalberghi del Veneto Marco Michielli, spiega all'Asca che il settore e' sofferente e ''bisogna capire' se si vuole mantenere questo 'treno' che conta circa 30 mila piccoli alberghi''. In merito alle attese per la stagione estiva ''a maggio - dice - e' andata malino, ma con la Pentecoste a giugno il comparto ha registrato un mese 'ottimo' grazie proprio ai tedeschi e agli austriaci, purtroppo luglio e' risultato in ulteriore pesante flessione.
Gli albergatori del Veneto segnalano alcuni meno 20% di presenze, altri meno 15%, uno addirittura meno 40%. E' vero - afferma Michielli - che il mercato non e' mai stato molto omogeneo, ma il mercato del Veneto rappresenta ben il 20% di tutto il settore italiano. Siamo costretti a confrontarci con mete turistiche come Sharm el Sheikh, dove un cameriere guadagna 220 dollari, un decimo che in Italia, con la Turchi o con Malta''. La ''Turchia - prosegue - era arrivata ad avere i prezzi quasi vicini ai nostri, poi ha svalutato la moneta del 30% circa, e quest'anno sara' invasa dai Russi, perche' anche loro hanno svalutato il rublo di quasi il 30%, equindi per i Russi andare in vacanza in Turchia sara' come restare a casa da un punto di vista della spesa per la villeggiatura. Siamo fuori mercato. Lo stato ci dia una mano tutelando gli imprenditori che pagano le tasse''. E a proposito degli Agriturismi che nel Veneto sono solo il 2% dei posti letto, e dei bed and breakfast Michielli dice che bisogna combattere il sommerso: se si propone un bed and breakfast a Venezia sul Canal Grande a 80 euro, poi bisogna che il titolare paghi anche le tasse e sia in regola con le ricevute fiscali. Ci sono troppi imprenditori 'border line' nel nostro settore, osserva Michielli.
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