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Unire le scuole dell'infanzia

La proposta di don Giuseppe Viero parroco di Spresiano.

Unire le scuole dell'infanzia

A partire da un dato inquietante, tiro una conclusione e segnalo alcune opportunità, per salvare, finché si può, le nostre scuole materne. Quest’anno, fino a novembre, sono stati celebrati qui a Spresiano 25 battesimi di bambini nati in famiglie italiane. A questi aggiungiamo altri 10 bambini, circa, di famiglie migrate. Complessivamente sono una percentuale irrisoria in quanto tasso di natalità rispetto al numero totale di abitanti della nostra parrocchia (oltre 8.000 abitanti con già 60 funerali celebrati). Nel giro di tre anni, questo deficit si ripercuoterà nel numero di bambini che saranno iscritti nella nostra scuola materna. Dovremo cancellare una sezione, forse anche un’altra, con conseguente perdita di posti di lavoro. È evidente che i gestori hanno la preoccupazione di “tenersi stretti”, finché è ancora possibile, i “clienti”. E qui sorge il problema.Per compensare il calo è inevitabile aumentare la prospettiva di una “sana” concorrenza tra scuole. Infatti, è già in atto da qualche anno, ma aumenterà, la prassi di accogliere bambini di altre parrocchie, estendendo il servizio del pulmino ben oltre il proprio territorio. Mi chiedo: che senso ha mandare il pulmino a raccogliere i bambini negli altri paesi, quando c’è già una struttura che offre il servizio con altrettanta qualità? A mio avviso è una scorrettezza incosciente che evade il problema. La conclusione sarà comunque la chiusura di tutte le scuole parrocchiali, anche se aumentassero i contributi pubblici fino a compensare i disavanzi di bilancio. Non potremmo finalmente riconoscere che c’è un’altra strada da imboccare? Senz’altro c’è, ma ci vuole coraggio. Quel coraggio che ti fa accettare l’apertura di un confronto tra gestori per arrivare a creare dei microsistemi di scuole materne in aree omogenee, che si avvalgano di servizi comuni (centro cottura, direzione, amministrazione, omogeneità di regole, ecc.). Coraggio poi, a livello diocesano, per promuovere un unico centro d’acquisto di tutto il materiale che serve nelle nostre scuole. Coraggio per contrattare con le imprese fornitrici condizioni vantaggiose per quel che riguarda: energia, acqua, immondizia, telefono, gas, ecc. Coraggio per mettere a punto con le amministrazioni comunali dei criteri omogenei nei finanziamenti.
Don Giuseppe Viero parroco di Spresiano

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