Da diversi anni ormai, la provincia di Belluno è attanagliata dal dramma dello spopolamento. Soltanto alcuni dati: nel 1982 gli abitanti della provincia erano 220 mila, all’inizio del 2020 erano 201 mila; il saldo demografico del 2019 è stato negativo di mille 300 unità. Non si sottrae a questo fenomeno neanche il territorio della “ricca” Valbelluna dove, da molti anni, emerge con forza la crisi strutturale di quell’industria, nata dalle ceneri del Vajont tra la fine degli anni ’60 e primi anni ’70, quando l’economia della provincia bellunese ha avuto un importante momento di sviluppo a seguito di quell’immane tragedia. Nell’Azione di domenica 6 giugno il sindaco di Borgo Valbelluna Stefano Cesa riflette su cause del fenomeno e possibili iniziative per contenerlo.