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VENETO: per il 2021 attesa ripresa del Pil del 5,3%,

Focus della Cna

VENETO: per il 2021 attesa ripresa del Pil del 5,3%,

Gli assessori regionali al lavoro Elena Donazzan e allo sviluppo economico Roberto Marcato sono intervenuti alla conferenza stampa di CNA Veneto dal titolo “PIL 2020: l'impatto del Covid 19 sull'economia del territorio rispetto alle principali regioni europee e le prospettive per la ripresa: transazione ecologica e turismo' che ha previsto la presentazione del Focus dell'Osservatorio Economia e Territorio condotto per le regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

L’Osservatorio, per primo in Veneto, ha analizzato l’impatto del Covid 19 sulle principali economie regionali d’Europa confrontandolo con i dati regionali veneti. Tra i dati presentati, per quanto concerne il PIL in Veneto le ultime proiezioni delineano un quadro economico in leggero miglioramento rispetto alle stime precedenti. Nello specifico, il PIL nel 2020 è diminuito dell’8,9% (stima precedente -9,4%). Per il 2021 si attende una ripresa del PIL del 5,3%, più robusta rispetto alle stime di gennaio, anche se insufficiente a riportarlo ai livelli pre-Covid (-4,1% rispetto al 2019).

“Le misure messe in campo dalla Regione per far fronte alla crisi sono frutto di confronti come quello odierno con CNA, che ringraziamo per il prezioso lavoro e la collaborazione – ha sottolineato l’Assessore Elena Donazzan –. Apprezziamo lo studio presentato perché pone il focus su aspetti strategici e su settori di riferimento, quello legato alla transizione ecologica ed il turismo, sui quali la Regione sta già valutando, di assoluto concerto con tutte le parti sociali, nuovi provvedimenti. Anche le due più recenti delibere approvate in giunta vanno in questa direzione, ragionando per filiere e investendo sui settori dell’occhialeria, sistema moda, tessile, abbigliamento, calzaturiero e concia. Dobbiamo continuare a ragionare in maniera sistemica”.

“Dobbiamo investire sulla formazione continua per chi è già formato e trovare occupazione a chi non ce l’ha – ha ribadito l’Assessore regionale al lavoro – in Veneto oggi abbiamo 170.000 inattivi e 120.000 disoccupati, numeri destinati ad aumentare con la situazione che stiamo vivendo, a cui dobbiamo trovare risposte soddisfacenti attraverso politiche attive nei settori che trainano, a partire proprio dalle filiere”.

L’assessore Donazzan ha messo in evidenza che il terreno di confronto territoriale più importante oggi è quello della nuova programmazione dei Fondi Europei 2021-2027, un terreno sul quale il dialogo avviato risulta strategico per dare risposte alla crisi senza precedenti provocata dalla pandemia in Veneto.

“Credo sia importante continuare con il metodo che abbiamo messo in atto da inizio pandemia – ha ribadito l’Assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato -, ho voluto condividere il percorso da subito: lo abbiamo fatto con il Piano Ora Veneto, con il PNRR e ora la Regione lo fa con la riprogrammazione dei fondi europei. Dal confronto e dal dialogo continuo si possono trovare le soluzioni più appropriate per rispondere al territorio”.

“Ciò che colpisce dei dati presentati è la contenuta decrescita del PIL dello scorso anno in Veneto e la capacità di ripresa dimostrata dalle nostre imprese – ha sottolineato inoltre Marcato –. Dai dati in nostro possesso allo stato attuale nella nostra regione il 72,4% delle imprese dichiara di essere in piena attività, il 20,8% parzialmente aperto, il 6% si dichiara chiuso ma con prospettiva di riapertura e lo 0,8% dichiara che non riaprirà”.

“Uno dei principali problemi è che le imprese hanno difficoltà di accesso al credito – ha precisato infine Marcato –, trovo assurdo che in tutto questo tempo non siano state riviste né allentate le misure di Basilea 2. Sono molto preoccupato perché al nostro Paese servono riforme strutturali, invece ho sentito descrivere un PNRR in gran parte rivolto al sud e ciò, tenendo conto che la maggior parte le PIL nazionale è prodotto in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, mi sembra particolarmente preoccupante.  Le nostre imprese venete continuano a dimostrare grande capacità di reagire ma serve un adeguato sostegno per ripartire”.

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