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VENETO: scuole paritarie, incontro in Regione

Rammarico per l'esclusione dal Decreto Sostegni

VENETO: scuole paritarie, incontro in Regione

L'Assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan con il collega al Bilancio Francesco Calzavara e i dirigenti dei rispettivi settori, oltre a quelli del sociale - con l’Assessore Manuela Lanzarin assente giustificata per impegni sul fronte antiCovid - hanno incontrato i rappresentanti regionali del mondo delle scuole paritarie. Al primo incontro della nuova legislatura erano presenti tutti i principali esponenti del mondo delle paritarie in particolare di AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), FIDAE e Conferenza Episcopale del Triveneto. Obiettivo della riunione fare il punto della situazione del settore per verificare lo stato in cui versano le scuole paritarie in Veneto e pianificare in maniera del tutto condivisa le azioni del quinquennio.

Nella nostra regione gli studenti iscritti alle scuole paritarie nell'anno scolastico 2019/2020 (ultimo dato disponibile) sono stati complessivamente 103.940 di questi 75.721 alla scuola d’infanzia, 12.278 alla scuola primaria, 7.029 nella secondaria di primo livello e 8.912 nella secondaria di secondo livello.

I rappresentanti del mondo delle paritarie nel corso della riunione hanno espresso apprezzamento per la scelta di Regione del Veneto di sostenere la legge sul buono scuola, considerata legge di riferimento a livello nazionale, perché prova a dare effettività alla parità scolastica e al sistema integrato tra scuola dello Stato e scuola paritaria. Allo stato attuale il problema principale è che con la pandemia è calato il reddito delle famiglie e questo elemento potrebbe penalizzare l’iscrizione alle scuole paritarie perché il buono scuola regionale riesce a coprire solo una piccola parte della retta.

“Le scuole paritarie sono un bene prezioso per il Veneto, per la cultura e l’educazione nella nostra regione e oggi stanno rispondendo anche in termini di organizzazione ai bisogni dei più fragili – ha sottolineato l’Assessore Elena Donazzan. - La scuola dello Stato, per esempio, sconta il fatto che per i disabili un 50 per cento di docenti è costituito da precari, con contratto a tempo determinato di un anno. Insegnanti che continuano a cambiare non sono l’ideale per un bambino disabile per il quale l’accompagnamento, il poter contare su una figura di riferimento continuativa nel tempo è fondamentale. Ma il problema si pone anche alle paritarie dove si è visto come molti più bambini con disabilità non sono iscritti in queste scuole”.

“È riconosciuto che a pagare il prezzo più alto della didattica a distanza sono proprio i più fragili e tra questi i bambini con disabilità – prosegue Donazzan. - Ecco perché il problema non può essere solo quello della scuola ma di come vogliamo rendere un ambiente, il Veneto, accogliente per la disabilità. E questo è un confronto che faremo soprattutto con l’ambito del sociale”.

Nel corso della riunione l’Assessore regionale al Bilancio Francesco Calzavara ha fatto il punto sulle risorse che Regione del Veneto mette a disposizione del settore.

“Con l’assestamento di bilancio la Regione del Veneto ha l’obbiettivo di mantenere lo stanziamento confermato nelle ultime legislature – ha spiegato Calzavara -. Ricordo che nel bilancio di previsione triennale la voce ‘Scuole Paritarie’ vale, infatti, 93 milioni di euro. Verificheremo la possibilità di accedere a fondi europei dedicati alle disabilità, per sostenere le scuole paritarie nell’offerta di servizi sempre più a misura di bambini con bisogni specifici. Ulteriori risorse potranno giungere dal Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa per incentivare l’utilizzo degli strumenti digitali all’interno delle scuole paritarie e favorire, così, i legami educativi con i bambini e le loro famiglie. Un’esigenza formativa che la pandemia, purtroppo, ci ha imposto, ma che sapremo valorizzare per favorire la crescita digitale delle generazioni future”.

A proposito di risorse dal tavolo di stamani è emerso che il recentissimo Decreto Sostegni esclude le scuole paritarie.

“È profondamente sbagliato che il Decreto Sostegni escluda le scuole paritarie che rappresentano una risposta per oltre 800.000 ragazzi, studenti, alunni d’Italia e che in Veneto sono due terzi dei bambini che frequentano le scuole dell’infanzia, pari a quasi il 73 per cento di tutti gli iscritti alle scuole paritarie – ha precisato l’Assessore Donazzan. - L’esclusione è ancora un giudizio molto ideologico e domani, in IX Commissione, porterò all’attenzione dei colleghi il fatto che le misure di sostegno debbano valere anche per le scuole paritarie. Il nostro in Italia è un sistema unitario, integrato e come tale va trattato”.

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