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VENETO: sono 133mila 670 le assunzioni previste dalle imprese per il primo trimestre del 2023

22mila 740 a Treviso

VENETO: sono 133mila 670 le assunzioni previste dalle imprese per il primo trimestre del 2023

Sono 133mila 670 le assunzioni previste dalle imprese in Veneto per il primo trimestre del 2023 (dalle 24.360 di Venezia alle 5.060 di Rovigo, 23.340 Padova, 22.740 Treviso), 10.670 in più rispetto allo stesso periodo 2022 (+8,7%). La domanda di lavoro è rivolta per un terzo a giovani under 29. Ma una su due (49,7%) rischia di rimanere vacante, 5 punti percentuali in più del 2022, per mancanza di profili o competenze inadeguate. Un mismatch che continua a riguardare i laureati, dagli economisti agli ingegneri, dal personale medico-sanitario ai matematici, dagli informatici ai filosofi: sono 7.220 quelli richiesti dalle imprese in Veneto nel solo mese di gennaio, il 52,1% di difficile reperimento, con punte del 65,9% per ingegneri elettronici e informatici. Ma riguarda anche i diplomati ITS, soprattutto in ambito meccatronico, digitale, efficienza energetica, sostenibilità, moda, con 710 diplomati ricercati dalle imprese nel mese di gennaio, più della metà introvabili (Unioncamere-Anpal, Excelsior). Da qui l’urgenza di investire energia, progetti e risorse sull’orientamento, per aiutare i giovani e le loro famiglie a leggere i cambiamenti in atto e ad orientarsi sulle competenze più richieste.

La scelta del percorso post-diploma più idoneo, secondo le attitudini ma anche il lavoro che cambia, è il cuore di “E dopo il diploma? COSA FARAI DA GRANDE?”, il progetto di Confindustria Veneto Est con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.

Un format rinnovato, con uno stile moderno e interattivo (qui il video di lancio su Facebook), realizzato in collaborazione con il network di performattori Teatro Educativo per una platea potenziale di 140 istituti superiori delle province di Padova (44), Treviso (48), Venezia (38) e Rovigo (10). Una lezione-spettacolo con sketch formativi, video, animazioni, interazioni con sondaggi su smartphone e testimonianze, rivolta per la prima volta a studentesse e studenti di terza, quarta e quinta superiore (e ai loro genitori) per accompagnarli nel delicato passaggio dalla scuola secondaria ai percorsi successivi (università, ITS o mondo del lavoro). A partire da una conoscenza consapevole delle imprese del proprio territorio.

L’appuntamento è mercoledì 15 febbraio, dalle ore 18.30 alle 20, in diretta sul

" target="_blank">canale YouTube di Confindustria Veneto Est . Dopo il saluto di Francesco Nalini Consigliere Delegato Confindustria Veneto Est per l’Education, seguirà l’intervento di Luca Businaro Presidente Novation Tech di Montebelluna (Tv) su talento e applicazione, approccio al lavoro, competenze da allenare e profili più richiesti. La ‘lezione-spettacolo’ proseguirà con due testimonianze dirette sulle competenze tecniche e trasversali richieste dalle aziende: quella di Alberto De Cesaro, ex studente dell’ITS Meccatronico Veneto, ora assunto alla I.M.G. di Riese Pio X (Tv) e di Cristina Ferro, ex studentessa del corso ITS per Tecnico Superiore Cloud & Backend Developer, oggi in squadra alla Corvallis di Padova che racconteranno il loro percorso di studio e lavoro. Prospettive occupazionali per i giovani, tendenze e settori del futuro nell’intervento di Francesco Nalini, stavolta in veste di Amministratore Delegato di Carel Industries di Brugine.

«Aiutare famiglie e studenti a scegliere con consapevolezza il loro futuro dopo il diploma di maturità è un compito fondamentale, a cui come imprenditori non possiamo e non vogliamo sottrarci - commenta Francesco Nalini, Consigliere Delegato Confindustria Veneto Est per l’Education -. Dopo aver dedicato le prime tre edizioni di “Cosa farai da grande?” ai ragazzi delle scuole medie, quest’anno abbiamo scelto di rivolgerci a studentesse e studenti più grandi, più vicini alla scelta dei percorsi di istruzione superiore e all’ingresso nel mondo del lavoro, con un approccio interattivo pensato per stimolare la loro curiosità e partecipazione. Se vogliamo coltivare e trattenere i nostri talenti, recuperare competitività nel capitale umano, dobbiamo raccontare ai giovani la qualità e modernità delle imprese del loro territorio, le opportunità di crescita e miglioramento che offrono, per migliorare i processi di inserimento dei giovani in azienda e vivere da protagonisti il lavoro del futuro. Anche grazie alla padronanza di competenze tecnico-scientifiche e trasversali sempre più richieste. Un obiettivo che può diventare realtà anche attraverso il dialogo costante tra imprese, scuole, università e ITS, per favorire lo sviluppo di competenze coerenti con quelle richieste dal mondo del lavoro».

(comunicato stampa)

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