VITTORIO E CONEGLIANO: il 30 passa il Giro d’Italia
Passaggio previsto tra le 15.20 e le 15.40
La diciannovesima tappa del Giro, giovedì 30 maggio, è una di quelle che si possono considerare interlocutorie per gli uomini di classifica, lasciando spazio all’iniziativa dei velocisti (Ackermann, Viviani, Ewan, Nizzolo...) e dei cacciatori di tappe, condizionati però dalle forze residue rimaste nelle gambe dopo tre settimane di gara. La Valdaora-Santa Maria di Sala è una tappa dall’altimetria non impegnativa, anche se il chilometraggio – 222 chilometri – è considerevole. La prima parte è caratterizzata da lunghi tratti in leggera discesa con la blanda salita di Cimabanche, poi il difficile Gran premio della montagna ai 691 metri di Pieve d’Alpago e il “dente” di Sella Fadalto, dove inizia il tratto “diocesano” di poco più di 30 chilometri.
Considerato che la partenza della tappa sarà alle 12, il passaggio per Vittorio Veneto è previsto tra le 15.20 e le 15.40. La Carovana percorrerà viale della Vittoria, per passare poi accanto alla Cattedrale di Ceneda, imboccare la strada dei Colli fino a Conegliano, dove passerà per il centralissimo corso Vittorio Emanuele II, per raggiungere poi la Pontebbana e passare per Susegana e Ponte della Priula. Da lì proseguirà per Spresiano, Paderno, Paese, Scorzè, Noale per concludersi a Santa Maria di Sala. L’arrivo di una tappa è un evento storico per questo Comune della campagna veneziana che ha dato i natali a numerosi campioni delle due ruote: Toni Bevilacqua, che fu campione del mondo su pista nel 1950 e 1951, vinse undici tappe al Giro d’Italia e la Parigi-Roubaix 1951; Mario Valotto, che nel 1960 vinse l’oro olimpico nell’inseguimento a squadre e fu professionista dal 1961 al 1962; Attilio Benfatto, pistard più volte campione italiano, due vittorie al Giro d’Italia; Chiara Pierobon, la promettente ciclista azzurra morta in modo drammatico nel 2015.
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