Via Crucis 2020: le meditazioni scritte nel carcere di Padova
Per la Via Crucis del Venerdì Santo a Roma
Le meditazioni per la Via Crucis del Venerdì Santo sono preparate dalla parrocchia della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova.
Lo ha rivelato il Papa nella la lettera inviata al direttore delle quattro maggiori testate del Veneto (“Il Mattino di Padova”, “La Nuova Venezia”, “La Tribuna di Treviso”, “Il Corriere delle Alpi”), Paolo Possamai.
Quattordici storie intrecciate con la vita delle persone detenute, gli agenti di Polizia Penitenziaria, gli educatori carcerari, i volontari, coloro che amministrano la giustizia. Con chi, soprattutto, il carcere lo subisce, come le famiglie delle persone ristrette, le vittima di reato e chi è stato per anni accusato ingiustamente.
“Quando ho letto le meditazioni scritte mi sono commosso - scrive il Papa -: mi sono sentito molto partecipe di questa storia, mi sono sentito fratello di chi ha sbagliato e di chi accetta di mettersi accanto a loro per riprendere la risalita della scarpata”.
Per il Papa, “il carcere è un caleidoscopio di situazioni ed è sempre forte il rischio di raccontarne un particolare a scapito dell’insieme”, però “la risurrezione di un uomo non è mai opera di un singolo, ma di una comunità che lavora alleandosi assieme”.
“Sono consapevole che non è semplice armonizzare giustizia e misericordia: laddove questo riesce, però, il guadagno è a favore di tutta la società”, ribadisce Francesco.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento