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BIBANO: una mostra per ricordare don Dionisio Ragazzon

In chiesa parrocchiale

BIBANO: una mostra per ricordare don Dionisio Ragazzon

A 40 anni dalla morte, avvenuta nel 1982, lo scorso 9 aprile nella chiesa parrocchiale è stata inaugurata una mostra dedicata a don Dionisio Ragazzon, per tanti anni parroco di Bibano. «Lo scopo – afferma Massimo Bazzo, a nome del gruppo che ha allestito la mostra – è quello di rinnovare la memoria di quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo direttamente, ma anche di dar modo alle persone nate in questi ultimi quarant’anni di conoscere un po’ meglio la figura di un parroco di cui certamente avranno sentito parlare».

Nel primo pannello si presentano le caratteristiche peculiari della personalità di don Dionisio: l’albero genealogico della sua famiglia; le tappe della sua crescita spirituale e della sua vita sacerdotale; la pergamena che la comunità di Cappella Maggiore gli ha dedicato per la sua prima messa… Negli altri pannelli vi sono foto riguardanti la sua attività pastorale: battesimi e matrimoni, ma anche avvenimenti importanti per la comunità come la benedizione delle campane nuove ad opera dell’allora vescovo Albino Luciani, la nascita del gruppo Alpini Bibano-Godega e la fondazione dell’Avis comunale. Don Dionisio ha avuto particolare attenzione anche per il salone parrocchiale, ricavato nella chiesa vecchia e adibito a sala polifunzionale: serviva per le proiezioni cinematografiche domenicali ma anche per spettacoli teatrali e manifestazioni varie. Una felice intuizione è stata quella del “Cuoricino d’oro”: una gara canora a cui hanno partecipato molti bambini e ragazzi della comunità. «Visto l’alto gradimento della prima edizione – sottolinea Bazzo – questo “format” è stato ripetuto più volte, anche ripreso da vicine parrocchie. Queste iniziative affiancavano l’attività dell’oratorio, frequentato assiduamente dai ragazzi di Bibano per la catechesi e per i vari giochi che vi si potevano svolgere (monopoli, dama, calcio balilla…)».

La parte più consistente delle fotografie riguarda le prime comunioni: sono stati fotografati tutti, o quasi tutti, i bambini bibanesi dal 1955 al 1981 (mancano solo alcune annate). Le foto del funerale sono precedute dall’articolo de L’Azione scritto da don Giovanni Dan a ricordo dell’avvenimento.

Nell’ultima parte della mostra sono esposti dei paramenti liturgici e oggetti personali significativi, come la vecchia macchina da scrivere “Olivetti”, che troneggiava nel suo studio e con la quale ha scritto anche il suo ultimo programma della Settimana santa, gelosamente conservato da una famiglia di Bibano e riprodotto in foto. È esposta anche la copia del primo bollettino parrocchiale del novembre 1971: «A questa pubblicazione – sottolinea Massimo – don Dionisio teneva molto, perché veniva inviata anche agli emigranti che così venivano informati sulle vicende del loro paese e li faceva sentire ancora legati alla loro terra». La mostra sarà visitabile ancora per qualche settimana nelle ore in cui la chiesa è aperta per il culto. AM

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