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CONEGLIANO: Parè, quartiere multiculturale

Ha ospitato la festa "Bambini=Pace"

CONEGLIANO: Parè, quartiere multiculturale

Si parla molto di integrazione come chiave per risolvere i problemi sociali che, anche nel nostro territorio, stanno emergendo con sempre più evidenza. Si attribuiscono molte colpe alle baby-gang, gruppetti di ragazzini stranieri, in genere adolescenti abbandonati a loro stessi, che si sarebbero resi responsabili di reati ai danni di altri coetanei o di adulti e anziani. Questi episodi occupano quotidianamente le pagine dei giornali e preoccupano non poco cittadine come Conegliano, da sempre ritenute tranquille e vivibili. Secondo i dati del 2022, su un totale di 34 mila 279 residenti, 5 mila 933 sono stranieri: il 17,3% della popolazione. I minorenni stranieri si suddividono così: da 0 a 4 anni sono 366; da 5 a 9 anni 410, ossia la fascia che frequenta la scuola primaria; da 10 a 14 sono 341, mentre i ragazzi dai 15 ai 19 sono 301.

È proprio sui bambini della primaria che si punta per promuovere l’integrazione, quando ancora non si sono consolidate esperienze che possano compromettere la visione di una realtà di convivenza rispettosa. In alcuni quartieri la presenza di famiglie provenienti da altri Paesi è particolarmente concentrata, come a Parè, storicamente zona dall’animo multietnico. Non è un caso che l’amministrazione comunale, e in particolare l’assessorato al sociale, abbia scelto il parco Vivaldi di Parè per promuovere, nei giorni scorsi, la prima edizione di una festa che ha avuto molto successo: “Bambini=Pace”, preparata in occasione della Giornata Internazionale del Bambino.

Per organizzare l’evento è stata coinvolta l’associazione Mondo Insieme, che conta una ventina di mediatori di diverse etnie. Hanno partecipato anche i volontari di varie realtà locali come la Lilt “Giocare in Corsia” che, per la pandemia, aveva interrotto le attività in presenza in ospedale. Tra i numerosi spettacoli tenutisi nel pomeriggio ludico è stata molto apprezzata l’esibizione del Piccolo Coro di Conegliano e delle scuole di danza. Anche bambini di Ucraina, Romania e Moldavia hanno cantato e suonato durante questo speciale avvenimento che, nonostante il tempo incerto, ha visto partecipare oltre 200 persone. «La festa, alla sua prima edizione, ha raccolto una grande partecipazione ed è stato un piacere vedere tutti questi bambini giocare assieme e divertirsi: un vero modello di integrazione - racconta l’assessore Gaia Maschio, promotrice per il sociale dell’iniziativa -. Per me è di fondamentale importanza lavorare con le famiglie prima che si formino pregiudizi.

I bambini che giocano e vivono assieme serenamente, ai quali trasmettere un messaggio di pace e di esperienze condivise positive, diventano “portatori naturali” di inclusività, nel rispetto di tutte le etnie. E sappiamo quanto ci sia bisogno di impegnarsi in questa direzione». L’intenzione di associazioni e istituzioni è proseguire su questa strada e rinnovare ogni anno l’appuntamento con “Bambini=Pace”, nella speranza che sempre più famiglie si facciano conoscere e si sentano parte della stessa comunità.

Chiara Dall’Armellina

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