CHE ANNO E' STATO IL 2022?

Il 2022 sta andando rapidamente a chiudersi. Sono tanti gli avvenimenti che lo hanno caratterizzato. Senza dubbio sarà ricordato come l’anno della guerra, l’anno dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Un tragico evento che ha avuto e continua ad avere pesanti ripercussioni anche sul nostro Paese, sulle nostre comunità, che si sono prodigate sia nella raccolta di beni di prima necessità per il popolo ucraino sia nell’accoglienza dei profughi. Il 2022 è anche l’anno della crisi economica, dell’inflazione, della riduzione delle risorse energetiche: le avvisaglie dei rincari si stavano profilando già a fine gennaio e inizio febbraio a causa dell’incipiente ripresa economica mondiale post-pandemica, con la conseguente corsa alle materie prime... E poi è arrivata la guerra che ha fatto schizzare prezzi e costi come non accadeva – almeno in Italia – dagli anni ’80.

L’anno che sta per finire è anche l’anno della siccità prolungata che ha colpito duramente le nostre terre ed anche il terzo della pandemia da Covid-19. Dire che ne siamo fuori sembra, purtroppo, ancora prematuro, ma quello che si percepisce è una gran voglia di tornare a vivere o più semplicemente di mettere la parola fine alle restrizioni che hanno pesantemente segnato questo triennio. Il fiorire di iniziative di carattere comunitario e sociale, i numerosi eventi culturali e i tanti concerti (di cui diamo conto anche su questo numero de L’Azione) testimoniano il desiderio di voltare pagina e di lasciarsi alle spalle un periodo doloroso e difficile per tutti. Altro che Italia “malinconica”, come la descrive l’annuale Rapporto Censis!

Il 2022 è anche l’anno della vittoria (tanto schiacciante quanto annunciata) di Giorgia Meloni, che ha inaugurato l’avvento di un governo di destra (più che di centrodestra). Tuttavia, il dato che sino ad oggi sembra emergere con più evidenza è la differenza tra i proclami elettorali e l’effettiva proposta politica del Presidente Meloni, la prima donna a ricoprire l’incarico di Primo ministro della Repubblica: una proposta la sua – pur con delle varianti oggetto di discussione – non così di “rottura” rispetto al precedente governo Draghi. Come a dire che un conto sono gli slogan, un altro è la realtà: chi ha responsabilità di governo, alla fine, deve fare i conti e privilegiare la realtà.

Venendo alla nostra chiesa diocesana, impegnata anch’essa nel cammino sinodale, il 2022 sarà ricordato soprattutto per due eventi straordinari: la beatificazione, nel mese di gennaio in Salvador, di padre Cosma Spessotto, originario di Mansuè, ed a settembre quella di Albino Luciani-Giovanni Paolo I, per undici anni nostro amato vescovo. Decisamente due eventi di grazia, cui abbiamo dato ampio spazio nelle pagine de L’Azione e che ci hanno fatto quasi toccare con mano come l’azione dello Spirito si intrecci con la storia dell’umanità, con la nostra storia, con la storia di ognuno di noi. Insieme, ricorderemo il 2022 anche per la morte di suor Maria De Coppi, originaria di Ramera, uccisa lo scorso settembre da estremisti islamici in Mozambico: un’altra figura umile e al tempo stesso straordinariamente evangelica che ha dato la vita per amore del “suo” popolo mozambicano. Una forte provocazione evangelica per tutti, quella di suor Maria, che va custodita e valorizzata.

Sicuramente ci sono tanti altri eventi meritevoli di nota in questo 2022: nella storia del mondo e in quella della nostra Italia, nella nostra diocesi e nelle nostre comunità. Ad essi vanno aggiunti anche i fatti – lieti o tristi – che hanno segnato la vita di ciascuno di noi nel corso di questo anno. Forse un regalo che possiamo farci, prima che il 2022 si chiuda, è ripercorrerli per riconciliarci con quanto ci ha fatto soffrire e per ringraziare di quanto ci ha fatto gioire. E per te che anno è stato il 2022?

Alessio Magoga